PHOTOSHOP VS REMINI VS HUGGINGFACE, OVVERO COME RECUPERARE LE VECCHIE FOTO E VIVERE FELICI

PHOTOSHOP VS REMINI VS HUGGINGFACE, OVVERO COME RECUPERARE LE VECCHIE FOTO E VIVERE FELICI

Autore: Andrea Satta

Quante volte ci siamo imbattuti in vecchie fotografie scattate a pellicola, dalla messa a fuoco discutibile, se non inutilizzabili. Con la rivoluzione digitale, la possibilità che possa ricapitare sono ridotte ad un lumicino, grazie all’opzione di poter non solo scattare più volte senza timore di vedersi terminare il rullino, ma anche perché si può revisionare il girato in presa diretta. Quindi, un tempo, non avendo neanche l’opportunità di rivedere la foto, si andava a naso o per esperienza diretta, speranzosi di averci azzeccato, per poi ritornare a casa delusi dalla stampa sfocata. Ritornavamo arrabbiati dal fotolitografo, ma in realtà dal negativo sbagliato era solo colpa nostra. Ebbene, oggi programmi importanti come Adobe Photoshop ci vengono in aiuto, addirittura dipingendo vecchie foto in bianco e nero e rivitalizzandole, ma se i margini di miglioramento sono ancora molto ampi, i risultati, se pur fantascientifici appena 10 anni fa, sono lontani dalla perfezione. Ciò nondimeno, esistono due alternative a Photoshop, che si sono specializzati nel restyling dei ritratti.

Entrambi lavorano su complicati algoritmi che permettono di ricreare il volto della persona, anche partendo da immagini non particolarmente nitide o in alta risoluzione. Attenzione però che ho trovato in giro giudizi così entusiasmanti che dai miei riscontri non è reale. Oddio, non è che non fanno ciò che dicono, è che se avete una mini foto, super sfocata, bassissima risoluzione… non aspettatevi di recuperarla come nuova. Esistono dei limiti anche con questi ottimi programmi.

Ma incominciamo ad analizzarli e per farlo, ho scelto di usare una vecchia foto del 1982, scattata da mia madre. Quel figo in primo piano sono proprio io. Come si può notare, la foto ricordo è sfocata e difetta di un micro mosso. Oltre a vari graffi e polveri su carta. Il colore ha un’insolita predominante rossa, dovuta al decadimento naturale dei pigmenti dell’inchiostro nel tempo. Ciò nonostante è ben centrata ed equilibrata. La prima domanda è: come posso recuperarla?

PHOTOSHOP: il noto programma della Adobe, è uno strumento complicatissimo ma dalle potenzialità quasi illimitate. Le nuove funzioni rintracciabili in filtri – NEURAL FILTERS ci permette di usare varie opzioni, fra cui il RIPRISTINA FOTO. Per usufruirne, dovete avere a disposizione il programma di Photoshop, entrare in Filtri, scorrere la finestra fino a Neural Filters. Una volta aperto, vi troverete varie finestre di lavoro. Quella che vi interessa si chiama Ripristino Foto. Spuntatela e lasciate che il sistema faccia il proprio dovere. Questa funzione offre tre diversi parametri di lavoro, quali Correzione foto, Migliora volto e Riduzione graffi. Fra le regolazioni, ci sono ulteriori parametri per la riduzione del disturbo, disturbo colore, artefatti mezzetinte e artefatti jpeg. In questo modo si può trovare la migliore combinazione per una resa ottimale. Ovviamente maggiori sono le scelte inserite, più tempo il processore ci metterà per l’elaborazione. Ma il risultato sarà ottimale, restituendo risalto al volto della persona, così come potete osservare dal risultato:

Come vedete, salta subito all’occhio l’eliminazione di graffi e polvere, un maggior contrasto tonale, rivitalizzando i colori. Ma la cosa che fa la differenza è nel ritratto. Per farvi capire la differenza, posterò il ritaglio dell’immagine originale scannerizzata al massimo della capacità del mio strumento, con il lavoro di ripristino effettuato da Photoshop, usando appena le basi per la correzione:

Il risultato è semplicemente eccezionale. Tentando anche l’uso delle regolazioni, elimina gli artefatti, ma rende la foto poco realistica, quindi mi sono tenuto alla base offertami dal programma. Photoshop è stato capace di restituirmi i dettagli del viso e dei capelli (che sono da sempre il problema principale per ogni fotoritoccatore). Ciò che potevo solo intuire, è ora realtà. Ma non è perfetto. Le opzioni offerte, come ho già sottolineato, mi permette di ottenere una correzione superiore, ma il risultato era troppo artificioso per risultare anche veritiero, e quindi ho scartato alcune variabili. Ad un’occhiata minuziosa possiamo vedere che è non è nitida al cento per cento. Per carità, mi potrei già fermare a questo livello di perfezione, ma sono un perfezionista e quindi andrò a provare gli altri due programmi.

REMINI è un programma a pagamento dal medesimo scopo di ripristino, ma a dispetto di Photoshop, si concentra principalmente sul volto, tralasciando tutto il resto. A mio parere, questo è un grave limite, che non ho potuto non notare attraverso i vari esperimenti con altre foto, poiché lo stacco fra il viso recuperato e i capelli non elaborati nelle immediate vicinanze, è così netto da infastidirmi. Pare un copia incolla che necessita di un secondo passaggio con Photoshop. Di buono è che alla rielaborazione, il programma vi permette il download a 2x, quindi al doppio della foto caricata originariamente. Dopo la registrazione obbligatoria, permette di elaborare un numero limitato di fotografie gratuitamente. In seguito, è a pagamento. Vi basterà per farlo funzionare, trascinare la foto all’interno del programma. Se non volete pagare, la foto sarà costellata di watermark e il download non è disponibile. Altra pecca è che, concentrandosi solo sul volto, tralascia l’eliminazione di polvere e graffi presenti. Non sempre, ma si possono notare artefatti causate dalla elaborazione del viso. Tralasciando i contro, i pro sono da ricercare nella nitidezza che Photoshop non possiede e che potete notare immediatamente. Il viso è più nitido e si possono osservare dettagli negli occhi che prima erano intuibili:

Ma ancora non ci siamo. Voglio la perfezione e per tale motivo andrò a provare la stessa foto utilizzando HUGGINGFACE. Questo programma beta gratuito di facile utilizzo, permette di concentrarsi anch’esso SOLO sui visi, ma a dispetto di Remini, la rielaborazione algoritmica fa dei miracoli mai riscontrato prima. Funziona in modo semplice: una volta aperta la sua pagina web, non dovrete fare altro che trascinare la foto o sceglierla dal vostro hard disk. In seguito, spuntate le caselle di Backgroung Enchange (migliora sfondo) e Face Upsample ( volto campionato). In Rescaling Factor (fattore di ridimensionamento), potete scegliere da 0 a 4. Sotto troverete una barra orizzontale, Codeformer_Fidelity (0 for better quality, 1 for better identity), che indica allo 0 una migliore qualità ed 1 maggior realismo nel viso. Diciamo che fra 0.5 e 0.7 si trova una discreta linea di lavoro. Premete il pulsante SUBMIT se volete proseguire nell’elaborazione o Clear se la volete cancellare e sostituire con un’altra foto. Andiamo subito a vederne il risultato, rielaborarla dalla foto originale, quindi senza tenere conto dei successivi esperimenti:

Signore… signori… potete chiudere la mandibola dallo stupore. Sorriso, occhi e capelli totalmente ripristinati. Assolutamente naturale e realistico sia nelle luci che nei contrasti. Si possono notare alcuni artefatti sui denti (ma è poca cosa). A dispetto di Remini, l’elaborazione è più attenta nei dettagli e quello stacco così fastidioso riscontrato prima, va sciamando. Altra peculiarità di Huggingface, è che il download è al doppio della grandezza della foto caricata. Un’accortezza a cui fare attenzione: uno, evitate di caricare foto enormi (ho notato che ci mette veramente una vita a darvi un risultato) e due, dopo averlo scaricato sul vostro computer, controllate che sia avvenuto con successo. Perché? Perché mi è spesso capitato di aprire un’immagine totalmente estranea alla mia. Penso che, essendo un programma beta, confonda i download di altri utenti e così loro si troveranno ad ammirare una vostra foto mentre voi le loro. La soluzione non è nel riprovare a scaricarla, ma bensì nel rielaborarla ancora. So che è una procedura fastidiosa ma spero che possano sistemarla in breve tempo. Di seguito potete osservare tutte le foto e i miglioramenti effettuati dai vari programmi, partendo sempre dall’originale:

Tutti e tre i programmi sono eccezionali e sono certo che potete salvare le vostre vecchie foto usandole in contemporanea. Personalmente userò Huggingface al primo passaggio per i volti ed in seguito con Photoshop per l’eliminazione dei graffi e della polvere. Ma ciascuno di voi potrà fare gli esperimenti che vuole a seconda delle proprie esigenze. Fatemi sapere che cosa ne pensate, o postando i vostri lavori. Se l’articolo vi è piaciuto, lasciate un like o un commento. Alla prossima