Autore: Sabrina Fava
Quanto volte vi è capitato di entrare in sintonia con lo stereotipo di “sfigato” di un film? Di personaggi già visti ce ne sono a bizzeffe e quelli sfortunati che incappano costantemente nel tranello della vita sono coloro che strappano un sorriso in più.
Aspettate un istante e facciamo finta di guardare un film insieme. Tre, due, uno. Azione.
Un ragazzo dai capelli medio-corti sta passeggiando per i corridoi di un liceo statunitense. Ha le mani da fata insaccate nelle tasche di una felpa di Star Wars con cappuccio. I piedi si muovono lenti seguendo il ritmo di una canzone dei The Smiths, potrebbe essere Please, please, please. Let me get what I want.
I pensieri immersi nei capelli della ragazza del quarterback. Chioma bionda e un paio di zaffiri splendenti incastonati nelle orbite. Sembra un’oca giuliva mentre mastica la gomma alla fragola ma il nostro caro protagonista sa che lei è molto più di questo. L’ha sentita confidarsi con l’amica del cuore, origliando le loro conversazioni ora sa che è la donna che ha sempre voluto. È bella e intelligente.
Alza gli occhi ed eccola lì, appoggiata a un armadietto che ripassa per l’esame di filosofia. La gonna da cheerleader arricciata ai lati. Lui le lancia uno sguardo profondo, il cuore che sfarfalla, la bocca secca e un gran desiderio di urlare i suoi sentimenti.
Fantasticando su un possibile futuro insieme si è dimenticato del mondo che lo circonda. Una spallata lo riporta alla realtà. Sente una zaffata di sigaretta solleticargli le narici, il tessuto morbido del giubbotto da “figo” a sfiorargli il dorso della mano.
È il quarterback e si è appena accorto che stava fissando la sua ragazza. Lo guarda in cagnesco dall’alto verso il basso facendo tremare le ginocchia del nostro caro “sfigato”. Voi cominciate a contorcervi sul divano stringendo fra le dita il lembo della copertina. L’istinto da crocerossina si attiva come un allarme nucleare nel cervello femminile e vorreste fiondarvi da lui per soccorrerlo. Vorreste riempirlo di baci e abbracci e fargli comprendere che non ha bisogno di una bionda al suo fianco ma solamente di voi.
Le cose vanno di male in peggio, il protagonista deve subire un’escalation di angherie prima di riuscire a tirare fuori gli attributi e fargliela vedere a quel bastardo di un bullo. Il momento perfetto sta per giungere, ha strappato un bacio alla cheerleader e la sua autostima supera i famosi “tre metri sopra al cielo” e voi siete quasi gelose.
Minuto dopo minuto finalmente arriva. Questo è il momento in cui vi focalizzate la scena in cui prenderà a pugni sul muso il quarterback. Tuttavia non accade. In uno slancio di misericordia decide di perdonarlo e il vostro cuore si strizza e le lacrime prendono a campeggiare ai lati degli occhi. L’infatuazione per lo “sfigato” sfocia in un innamoramento vero e proprio.
Vi guardate attorno. Dove si trova questo ragazzo? Lo volete come compagno nella vita reale. Ciò nonostante, vi rendete conto che vi piacciono gli “sfigati dei film” ma sono quelli che non scegliete mai nella quotidianità. Troppo impacciati, troppo bassi, pochi muscoli e niente chiodo in pelle.
Perché vi ritrovate sempre con dei ragazzacci che vi fanno soffrire? Forse pensando che la vita sia un film la scelta potrebbe divenire più semplice.