OGGI NON BASTA ESSERE SOLTANTO SCRITTORI

OGGI NON BASTA ESSERE SOLTANTO SCRITTORI

Autore: Michele Larotonda

Mettetevi comodi perché oggi parliamo di una cosa che farà esplodere le vostre menti creative: essere scrittori nel 2024, è come cercare di vincere le Olimpiadi con una mano legata dietro la schiena e gli occhi bendati. Okay, forse sto esagerando, ma non di molto!

Ricordate i bei vecchi tempi quando tutto ciò che dovevate fare era sedervi alla vostra scrivania, magari con una tazza di caffè fumante (o un bicchiere di vino, non giudichiamo), e lasciare che le parole fluissero sulla pagina? Beh, notizia flash: quei giorni sono finiti, amici miei. Oggi, essere “solo” uno scrittore è come presentarsi a una festa in costume vestiti normali. Tipo, davvero? È tutto qui?

Oggi, cari aspiranti Hemingway e potenziali J.K. Rowling, dovete essere più di semplici creatori di storie. Dovete essere performer, intrattenitori, influencer, esperti di marketing, guru dei social media, e probabilmente anche un po’ psicologi (per gestire tutte le recensioni negative su Goodreads, ovvio).

Pensavate che scrivere “La Fine” fosse, beh, la fine? Sorpresa! È solo l’inizio. Ora dovete trasformarvi in una specie di supereroe letterario multitasking. Immaginate Batman, ma invece di combattere il crimine, sta cercando di aumentare le visualizzazioni del suo blog.

Ricordate quando i social media erano solo un modo divertente per stalkerare i vostri ex e postare foto di gatti? Beh, ora sono il vostro ufficio marketing personale. Twitter, Facebook, Instagram, TikTok – dovete dominarli tutti come se foste l’Avatar del mondo digitale.

E non basta postare una foto del vostro libro ogni tanto con la didascalia “Ehi, ho scritto questa cosa, compratela”. Oh no, dovete creare contenuti. Costantemente. Avete mai pensato di fare un balletto su TikTok ispirato al vostro ultimo romanzo? No? Beh, forse dovreste iniziare a pensarci.

Se non avete un blog, esistete davvero? Filosoficamente parlando, forse sì. Ma nel mondo dell’editoria moderna, è un grande, grassissimo NO. Il vostro blog è come il vostro salotto virtuale dove invitate i lettori a entrare, sedersi e chiacchierare un po’. Solo che invece di offrire tè e biscotti, offrite snippet del vostro prossimo libro, consigli di scrittura, e forse qualche gif divertente (perché no?).

E ricordate: SEO non è solo un modo cool di dire “vedo” in spagnolo. È la chiave per far sì che le persone trovino effettivamente il vostro blog. Quindi, preparatevi a diventare esperti di parole chiave, metadati e altre cose che suonano come termini di un film di fantascienza.

Pensavate che le newsletter fossero morte con l’avvento dei social media? Pensate di nuovo! L’email marketing è più vivo che mai, e se non state costruendo la vostra mailing list, state praticamente urlando nel vuoto.

Ma attenzione: non basta bombardare i vostri poveri abbonati con “Compra il mio libro!” ogni settimana. Dovete essere creativi, fornire valore, forse anche raccontare qualche barzelletta. Pensate alla vostra newsletter come a un mini-show settimanale dove voi siete la star.

Vi siete mai chiesti perché molti scrittori sono introversi che preferiscono la compagnia dei loro personaggi immaginari? Beh, preparatevi a superare quella paura, perché il public speaking è il nuovo nero nel mondo dell’editoria.

Presentazioni in libreria, festival letterari, conferenze – dovrete affrontarli tutti con il sorriso di chi non vorrebbe essere ovunque tranne che lì. E non dimenticate di essere divertenti, profondi e ispiranti, tutto in una volta. Nessuna pressione, davvero.

Ricordate quando pensavate che scrivere fosse un’attività solitaria? Ah, che bei tempi ingenui! Oggi, dovete essere dei veri e propri animali sociali. Networking con altri autori, editori, agenti, blogger, influencer – praticamente chiunque abbia un vago interesse per i libri.

E non basta scambiare biglietti da visita a qualche evento noioso. No, dovete creare connessioni reali, collaborazioni, forse anche qualche amicizia. Chi lo sa, magari il vostro prossimo bestseller sarà una collaborazione con quell’autore che avete conosciuto mentre facevate la fila per il bagno all’ultima fiera del libro.

Okay, avete scritto un libro. Fantastico! Ma perché fermarsi lì? Oggi, dovete pensare alla vostra carriera di scrittore come a un portafoglio di investimenti. Diversificate!

Audiolibri, ebook, merchandising, corsi online di scrittura creativa, consulenze – il cielo (e la vostra immaginazione) è il limite. Chi lo sa, magari il vostro romanzo diventerà un franchise multimediale con film, serie TV e videogiochi. Ha funzionato per George R.R. Martin, no?

Non fraintendetemi, la vostra arte è importante. Ma oggi, voi siete il prodotto tanto quanto il vostro libro. Dovete creare un “brand” personale che sia riconoscibile, memorabile e, si spera, non troppo imbarazzante.

Questo significa avere un “look” coerente sui social media, un tono di voce riconoscibile, magari anche un catchphrase. Pensate a J.K. Rowling e al suo mondo magico, o a Stephen King e al suo regno dell’orrore. Qual è il vostro “thing”?

Se pensate che la tecnologia si fermi al vostro programma di scrittura preferito, ho brutte notizie per voi. Oggi, gli scrittori devono essere dei veri e propri nerd della tecnologia.

Piattaforme di self-publishing, strumenti di editing collaborativo, software per la gestione dei progetti, app per la produttività – dovete conoscerli tutti. E non dimentichiamo l’intelligenza artificiale! Chi lo sa, magari il vostro prossimo collaboratore sarà un bot.

Resilienza: Perché Il Rifiuto È Il Nuovo Nero

Okay, questa non è proprio una novità. Gli scrittori hanno sempre dovuto avere la pelle dura. Ma nell’era dei social media e delle recensioni online, la resilienza è più importante che mai.

Preparatevi a ricevere feedback in tempo reale, spesso brutalmente onesti (e talvolta semplicemente brutali). Ma non lasciatevi abbattere! Ogni critica è un’opportunità per migliorare. O almeno, è quello che ci piace dire a noi stessi mentre piangiamo sul gelato a mezzanotte.

In Conclusione: È Un Mondo Pazzo, Ma Ne Vale La Pena

Sì, essere uno scrittore oggi è come cercare di domare un circo a tre piste mentre si cammina su una fune. È pazzesco, è stressante, a volte vi farà venire voglia di buttare il vostro laptop dalla finestra.

Ma sapete una cosa? Ne vale assolutamente la pena. Perché alla fine della giornata, dopo tutti i tweet, i post, le e-mail e le presentazioni, siete ancora voi e le vostre storie. E c’è qualcosa di magico in questo.

Quindi, cari aspiranti autori, mettete su la vostra armatura da supereroi della scrittura, afferrate la vostra penna (o keyboard) e preparatevi a conquistare il mondo, una parola alla volta. E ricordate, se vi sentite sopraffatti, c’è sempre il piano B: diventare un eremita in una caverna e scrivere il Grande Romanzo Americano su tavolette di pietra. Hey, potrebbe essere la prossima grande tendenza!
Se poi, alla fine, vi chiedete la ragione per cui ho postato all’inizio di questo articolo le foto di Dave Eggers e Alessandro Baricco, ecco cercate di scoprirlo.

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