Autore: La redazione
Vengo improvvisamente ridestato dai miei sogni da una canzone che conosco talmente a fondo da provocarmi spasmi piacevoli e dolorosi, percepisco in bocca il retrogusto di nostalgia della giovinezza.
Nel mio perdermi nei miei pensieri non mi ero accorto che il sole era quasi del tutto tramontato, immergendo ogni oggetto in quel tipico colore rossastro, ma dai toni più scuri essendo quasi del tutto scomparso all’orizzonte. Il cielo è terso, quasi in osservazione di quel silenzio innaturale che si era creato e che era stato interrotto dalla musica.
Cerco di comprendere da quale direzione possa provenire la voce di Venditti e, con mio enorme stupore, si aggiunge un piccolo coro di voci giovani, intervallato da risate nervose e spensierate di un’età in cui tutto appare più semplice (o così sostengono gli adulti. Ma non è così per tutti. Potessi far scoprire a questi cosa significa l’adolescenza per quelli come noi).
Mi alzo, in bocca ho la sigaretta quasi del tutto consumata e noto un veicolo a 9 posti ed un paio di macchine con attorno parecchi ragazzi vestiti a festa. Gli outfit estivi sembrano tremare assieme alla loro emozione mentre chiacchierano. Collego la canzone al fatto che siamo il 21 giugno 2022 e capisco che l’indomani ci sarebbero stati gli esami. La maturità.
Era Quella Notte, quella prima degli esami, ove tramonta un’epoca, sulla quale ne sorgerà una nuova. Cerco di percepire con la mia empatia le emozioni che corrono tra quel gruppetto. Speranza e paura per il futuro, amore per quegli amici con i quali si è trascorso anni, che si arriva a considerare una famiglia. Coloro con cui si giura di rimanere uniti per sempre, ma che le vicende della vita portano lontano.
Non sempre succede, ma molto spesso le strade iniziano impercettibilmente a distanziarti, fino a dividersi del tutto . Ci si sente sempre meno, senza nemmeno accorgersi e si arriva un giorno a domandarsi quando e perché si è smesso di frequentarsi. Eppure, ci si voleva tanto bene, tuttavia ancor’oggi a ripensarci a distanza di anni batte forte il cuore per le emozioni provate.
La notte prima degli esami, lo spartiacque tra l’adolescenza e l’età adulta. La dogana tra il prima in cui si poteva osare spensierati, per chi ha avuto la fortuna di vivere con leggerezza, ed un poi che fa paura perché incerto, in cui è necessario rimboccarsi le maniche.
Quella maturità tanto temuta e che durerà solo un battito di ciglia. Tanto voluta, ma che ricorderai con nostalgia e a volte con odio. Perché sembra averti portato via le amicizie quelle vere, l’amore da romanzo. Ti ha fatto piombare in un’età adulta in cui la vita ti costringe a diventare cinico. Un negazionista di sogni.
Spero che qualcuno di questi ragazzi possa leggere questo articolo a cui voglio dire conservate tutto. Non smettete di amare e credere nell’amicizia, non si è costretti a perdere tutto questo. Tenetevelo stretto, non fatevi piegare, come hanno fatto gli “adulti” di ora.
Credo sia l’unico modo per non smettere mai di sognare.
Quando sarete voi cresciuti, potreste udire forse il cuore di qualche anziano tornare a battere, perché gli avete ricordato cosa significa amare.