Autore: Davide Libralato
Sento doveroso premettere che i Maneskin sono un fenomeno assolutamente da non tralasciare quando la volontà è parlare di Musica, di attualità, di fenomeno commerciale… e anche d’ Arte! Perché checché se ne dica i Maneskin da ormai qualche anno entrano inevitabilmente dentro le questioni e le discussioni più disparate, ed ognuno giustamente esprime la propria idea più o meno condivisibile, com’è giusto che sia. Facciamo un pò di ordine.
Questa band già agli albori non è caduta proprio dal cielo, o meglio, ha comunque potuto godere della propria rampa di lancio che si chiama ” Talent Show “, e questo non è affatto una colpa considerando che ormai gran parte delle realtà musicali non solo del nostro paese provengono da situazioni simili. Detto ( o forse sarebbe meglio dire fatto ) questo, hanno dimostrato già in tenerissima età che idee, interpretazione e talento non mancavano affatto, proponendo brani inediti e cover, il tutto sicuramente non riuscito in egual modo ma sempre delineato da una spiccata personalità e da una sicurezza da veterani. Il tempo lentamente ( ma poi neanche così tanto! ) è passato e questi 4 ragazzi sono diventati una piacevole realtà della musica italiana, un orgoglio vero e proprio per chi ( come me e non solo a quanto pare ) ama la musica con il talento che ogni tanto fa capolino tirandosi fuori da una tecnica ben espressa ma a volte priva di contenuti. In fondo chi siamo noi per dire che i Maneskin non hanno inventato nulla, che c’era gente che faceva la stessa cosa 627 anni prima di loro e che non ha avuto la fortuna ( sempre secondo chi crede di sapere ) di sfondare e di ottenere il meritato successo?
Non credo che nell’ arte la strada giusta per leggere le situazioni , un po’ come accade nella vita, sia quella di osservare, riconoscere i meriti altrui e riversare in essi le proprie frustrazioni, invidie o peggio ancora rabbia per non esser riusciti ad essere ” altrettanto “. E qui, cari lettori, mi riferisco a tutti quei musicisti o presunti tali che si sentono quasi in dovere di difendere la categoria, dicendo in tutti i modi che loro adesso non meritano, o sono lì solamente perché spinti e sostenuti da una congrega di illuminati che manovrano i gusti musicali delle masse e quindi fanno salire sul podio solo pochi eletti. Sicuramente la musica è oggi più che mai un business, e anche loro come tutti gli addetti ai lavori devono sottostare a precisi accordi commerciali e contrattuali, ma sfido buona parte di tutti noi a calcare i più svariati palcoscenici suonando i propri brani magari al cospetto di un pubblico che sta aspettando l’esibizione di mostri sacri della storia del rock. E fare il tutto a testa alta. Sfido altrettante persone a comporre brani dai contenuti ben espressi a livello sia metrico che musicale.
Una volta fatto questo, è giunto il momento di svelarvi un segreto…non mi sento affatto un fan dei Maneskin, solamente cerco di dare merito a ciò che è giusto osservare e successivamente analizzare in profondità. Per fortuna i tempi cambiano, e con essi anche i gusti e le preferenze.
Le riflessioni invece, nate dopo un attento ragionamento , non dovrebbero mai passare di moda.