L’UOMO CHE AMA LE DONNE

L’UOMO CHE AMA LE DONNE

Autore: Michele Larotonda

Era da un po’ che questo titolo mi girava in testa e per un po’ ho pensato che fosse più adatto ad un racconto o ad un romanzo di sapore”Truffautiano”.

Poi alla fine ha vinto la forma articolo ed eccomi qui a condensare questa riflessione in…………battute.

Alla luce dei fatti accaduti quest’estate (la vicenda del figlio di Mefistofele Larussa, lo stupro a Palermo, il caso Seymandi)e che hanno tenuto banco per giorni , la domanda che mi sono fatto è se esiste ancora l’uomo che ama le donne. Anche perché da quello che si sente in giro è più facile trovare, ormai, l’uomo che odia le donne.

È un dato di fatto! Ma siamo seri!

Parlare di donne è come attraversare   un campo minato e quindi cercherò di non offendere la sensibilità di nessuno, ben consapevole che si tratti di un argomento molto difficile e pieno di insidie.

Le donne della mia vita le ho amate tutte e ogni volta ero convinto che quella che avevo di fronte fosse non una, ma LA donna della mia vita. Quella, per intendersi, alla quale si dedica un romanzo con un enigmatico :  a lei che sa.

Devo stare attento a quello che  scrivo perché ogni parola potrebbe essere usata contro di me. Guardo i dorsi dei miei libri e ancora oggi mi viene in mente che qualche mese fa erano di più, poi sono diminuiti … o meglio sistemati , per evitare  un fatale crollo, oppure un inutile e anti estetico incolonnamento verso l’alto. E chi mi ha convinto a farlo? Una donna, mi correggo LA donna.

Aveva ragione, ha evitato la morte di un radical chic sommerso e schiacciato da milioni di parole, anche se l’immagine un po’ mi fa sorridere. Così come l’immagine di una lapide che recita: morto perché non si è fidato di una donna.

Meglio riprendere con l’articolo!

Charles Bucowsky diceva che il mondo sarebbe un posto di merda senza le donne, perché loro sono poesia, amore e vita! Quindi terminava invitando i maschietti a svegliarsi e a ringraziarle, apostrofandoli come coglioni.

L’uomo che odia le donne, odia il loro smalto sulle unghie, odia il loro perfezionismo per una tazza sbeccata, odiala loro cura dei capelli, odia la loro indecisione su come vestirsi. Odia perché le  ritiene imperfette, senza rendersi conto che quell’ “imperfezione”  nasce dal loro vivere intensamente la vita.

La loro fragilità è un’illusione perché solo loro sanno essere all’altezza di ogni situazione. Allora perché esistono ancora uomini che odiano le donne?

Perché la donna nell’immaginario collettivo e anche letterario viene sempre vista come sposa e madre e questo le impone di muoversi dentro ruoli preconfezionati inesistenti e se prova a ribellarsi a questo, l’accusa di essere sovversiva è immediata. D’altro canto, l’uomo recita la parte del dominante che serve solo a nascondere una profonda frustrazione.

A causa di questa  mancanza di cultura e consapevolezza , animali travestiti da uomini fanno… (mi fa schifo solo a dirlo, tanto avete capito).

Questo, più o meno, il mio umile punto di vista sulle cose accadute quest’estate e con questo passo e chiudo.