L’EVOLUZIONE DEL PELO

L’EVOLUZIONE DEL PELO

Autore: Sabrina Fava

“Che cosa diavolo sto leggendo?” vi sarete chiesti dopo aver posato lo sguardo sul titolo. Ebbene sì, oggi parleremo del tanto discusso pelo. Qualche settimana fa ho ricevuto da un mio collega una sottospecie di poesia in dialetto e ora cercherò di condividerla con voi nella maniera più fine possibile.

Partirei subito dando una pacca sulla spalla agli originali, a coloro che piace alla vecchia maniera. Se tirate su il vostro di dietro, ordinate un caffè in una piccola cittadina romagnola e scambiate quattro chiacchiere con il trio di anzianotti che giocano a briscola nell’angolo del Bar Sport, capirete subito a che cosa mi sto riferendo. A loro piace “come una volta”, quella coltre di pelo indomabile che conferisce un’aura selvaggia all’intimo femminile, si sentono dei giovani indiana Jones, degli eterni Peter Pan suvvia. Abili nel destreggiarsi fra un cespuglio e il successivo. Gli originali denigrano quelle brutte cose che si vedono ora in ogni officina meccanica, mica vogliono vedere cosa c’è lì sotto. A loro piace IL PELO. Scacciano una mosca con la mano quando lo sguardo gli cade su quelle “lisce”. Loro vogliono essere inebriati di virilità femminile a tal punto da fargli drizzare i peli sulle braccia e, attenzione, se qualcosa esce dal lembo delle mutandine, ancor meglio.

Facciamo un piccolo salto nel tempo e giungiamo a quando il Triangolo delle Bermuda ha cominciato a divenire una moda, là sotto gli conferisce quel non so che di proibito, come un allarme rosso, un pericolo o forse una freccia che indica la libidine, la lascivia? Tuttavia è una moda che non è durata a lungo perché dopo appena dieci anni, con l’avvento della vita bassa e delle gonne corte, è arrivato ciò che gli originali scacciano come se fosse Satana, con crocefisso, acqua santa e tutto il resto.

Ahimè ricorderete però, che questa moda non è piaciuta a tutti. Ero piccola, ma ho impresso nella mente l’immagine di una donna con pelo brizzolato e riccio che voleva prendere una boccata d’aria dalla vita bassa dei jeans della Angel and Devil.

Ma ora siamo nel 2022 e si possono abbattere tutte le etichette, pelo lungo, pelo corto, pelo colorato, pelo ossigenato e chi più ne ha più ne metta. Ormai abbassare un paio di mutandine è divenuto un terno al lotto. Un po’ come la scatola di cioccolatini del vecchio e caro Forrest Gump, non sai mai quello che ti capita.