L’EFFETTO PRIMACY: COME LE PRIME IMPRESSIONI INFLUENZANO LE NOSTRE PERCEZIONI

L’EFFETTO PRIMACY: COME LE PRIME IMPRESSIONI INFLUENZANO LE NOSTRE PERCEZIONI

Autore: Heiko H. Caimi

Immagine di Cottonbro Studio

1. Le prime impressioni

Nella vita quotidiana ci capita spesso di formare giudizi o prendere decisioni basate sulle prime informazioni che riceviamo. Questa tendenza è nota come “Effetto Primacy”, un principio psicologico che sottolinea l’importanza delle prime impressioni e il modo in cui possono influenzare la nostra percezione a lungo termine. L’Effetto Primacy gioca un ruolo cruciale in numerosi aspetti della vita, dalle interazioni sociali alle decisioni d’acquisto, fino alle elezioni politiche.

2. Cos’è l’Effetto Primacy

L’Effetto Primacy è un bias cognitivo secondo il quale le prime informazioni ricevute su un argomento o una persona tendono a influenzare maggiormente il nostro giudizio rispetto a quelle che riceveremo successivamente. Questo fenomeno fu descritto per la prima volta negli anni Quaranta dallo psicologo Solomon Asch, che condusse esperimenti atti a dimostrare come l’ordine in cui vengono presentate le informazioni possa alterare la percezione e il giudizio delle persone.

Per esempio, se incontriamo qualcuno e la prima impressione che abbiamo è positiva, tendiamo a interpretare le informazioni successive in modo coerente con quell’impressione iniziale, anche se sono neutre o addirittura negative. Viceversa, una prima impressione negativa può essere difficile da superare, anzi, sarà in grado di influenzare negativamente la nostra visione di quella persona, anche se in seguito si comporterà in modo positivo.

3. Come Funziona l’Effetto Primacy

Il meccanismo dietro l’Effetto Primacy può essere spiegato attraverso diversi fattori psicologici, a partire dal cosiddetto “ancoraggio cognitivo”: le prime informazioni servono da “ancora” per tutte le informazioni successive. Una volta che ci siamo formati un’opinione iniziale, tendiamo a confrontare tutte le nuove informazioni con quella, adattandole per confermare la nostra impressione iniziale.

Formare nuove impressioni richiede sforzo mentale. Una volta che abbiamo stabilito un’opinione, tendiamo a mantenere quella percezione piuttosto che impegnarci a rielaborare continuamente le nuove informazioni che ci raggiungono. Del resto la nostra è una memoria selettiva: ricordiamo le prime informazioni meglio rispetto a quelle successive, il che rafforza ulteriormente l’Effetto Primacy. Questo fenomeno è noto come “recall advantage”, per cui i primi elementi di una lista o le prime impressioni hanno un vantaggio mnemonico rispetto a tutto ciò che segue-

4. Implicazioni dell’Effetto Primacy

Nelle relazioni personali e professionali, la prima impressione può avere un impatto duraturo. Che si tratti di un colloquio di lavoro, di un primo appuntamento o di una presentazione aziendale, le prime impressioni possono determinare il successo o l’insuccesso di un’interazione. Dobbiamo tenerne conto sia quando esaminiamo che quando siamo esaminati.

Le aziende sfruttano l’Effetto Primacy nel branding e nella pubblicità, cercando di creare un’impressione forte e positiva fin dall’inizio. Questo può portare a una fedeltà alla marca che persiste nel tempo, anche quando vengono introdotti nuovi prodotti o servizi, meno graditi ai clienti, o il prodotto peggiora nel tempo.

Anche nei tribunali l’Effetto Primacy può giocare un ruolo cruciale. Le prime prove o testimonianze presentate possono avere un peso maggiore nel determinare il verdetto, influenzando la percezione del caso da parte dei giudici e degli eventuali giurati.

Durante le campagne elettorali, i candidati cercano di fare una forte prima impressione sugli elettori, poiché sanno che quest’impressione può influenzare le decisioni di voto anche più avanti nella campagna. Gli slogan, i discorsi inaugurali e le prime apparizioni pubbliche sono spesso progettati proprio per sfruttare l’Effetto Primacy.

5. Come mitigare l’Effetto Primacy

Sebbene l’Effetto Primacy sia un fenomeno naturale, esistono strategie per mitigare il suo impatto. Essere consapevoli dell’esistenza di questo bias cognitivo è la prima, e può aiutarci a prendere decisioni più ponderate. Sapere che le prime impressioni possono essere fuorvianti incoraggia a raccogliere più informazioni prima di formare un giudizio definitivo.

Quando si tratta di prendere decisioni importanti, è utile cercare di ottenere una visione completa dell’argomento, evitando di basarsi solo sulle prime informazioni disponibili.

In situazioni sociali o professionali, può essere utile riesaminare le prime impressioni alla luce di nuove informazioni o esperienze. Questo può aiutare a evitare giudizi prematuri o distorti.

6. Outro

L’Effetto Primacy è un potente esempio di come il nostro cervello elabora le informazioni e forma giudizi. Sebbene le prime impressioni possano essere difficili da sradicare, riconoscere e comprendere questo fenomeno può aiutarci a prendere decisioni più razionali e meno emotive, permettendoci di interagire con persone e informazioni in modo più equo e consapevole. In un mondo nel quale le informazioni sono spesso sovrabbondanti, la capacità di valutare criticamente e di andare oltre le prime impressioni è più importante che mai. Purtroppo l’italiano medio ha una capacità incredibile di valutare criticamente la realtà: basta che sia un reality show o una partita di calcio e il critico si trasforma in un tifoso appassionato. Quando si tratta di cose serie, però, la critica è sempre in ferie.

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