Autore: Sabrina Fava
Le mani saltellano dal volante in pelle al cambio con placca in acciaio. Il balletto delle dita è il vano tentativo di evitare un’ustione di terzo grado. Perle di sudore cominciano a invadere la fronte, è estate e fa un caldo dannato.
Giunge il momento in cui si decide di abbassare il finestrino e poggiare il gomito per dare aria alle ascelle che non dovrebbero ancora odorare come un tredicenne. Se si dovesse indugiare qualche altro istante il danno sarebbe irreversibile.
Ma la carrozzeria brucia e l’aria che entra è ancora più afosa di quella interna.
La macchina, nonostante stia sfiorando la temperatura di una centrale a fissione nucleare, non ha ancora il motore caldo e performante. Questo implica che l’aria condizionata non può svolgere la propria funzione. Mica si vuole portare a un eccessivo sforzo il motore, vero?!
Nella trepidante attesa che si riscaldi le dita corrono rapide verso il pulsante di accensione della radio.
Click.
Un leggero sfrigolio iniziale ed eccola lì. Finalmente raggiunge alle orecchie l’Attesissima. È l’inizio dell’estate e si sa che è uno dei principali sintomi della calura estiva.
Ritmo latino e un paio di ragazzotti, di cui nessuno ha mai sentito parlare, cominciano a cantare.
Nonostante non vorremmo ascoltarla, una forza superiore ci costringe a farlo, è come se fosse un tributo necessario per poter vivere l’estate.
Sono loro, le hit estive, le canzoni con la data di scadenza stampata sul retro.
Dopo averla ascoltata un “Mah” sfugge dalle labbra della maggior parte delle persone e la soluzione migliore sarebbe ascoltare Virgin Radio o Radio Freccia (se non lo fate, cominciate).
Si cambia stazione e si ritorna alla normalità. Perciò… pericolo hit estiva sventato! Tuttavia, la storia narra che sono canzoni che hanno un tempo di incubazione di qualche giorno e proprio come un virus cominciano, senza che ce ne rendiamo conto, a insinuarsi in ogni fenditura. La hit estiva suona al supermercato, al negozio di profumi, nel bar della piscina. Riconcorre come un’ombra.
E inevitabilmente il motivetto incalzante e le parole che la compongono passano sulla bocca di tutti e solo allora la stagione estiva apre i sipari.