Autore: Michele Larotonda
È innegabile, la nostra vita è una password.
Abbiamo password ovunque: al lavoro, in banca, sugli smartphone e come se non bastasse (storia degli ultimi anni) ci siamo inventati anche lo SPID, che alla fine non è altro che un’altra password. Come se bastasse solo cambiare il nome, alla fine della fiera ne siamo circondati, siamo stati conquistati, colonizzati e annientati.
Siamo diventati numeri, siamo ormai dei codici alfanumerici che seguono regole precise fatte di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali.
Ma siamo sicuri di essere al sicuro?
Siamo al sicuro con tutte le accortezze che ci hanno insegnato ed obbligato a seguire?
Per proteggerci da chi e da che cosa?
Vi svelerò un segreto: nessuna password è sicura al 100%.
Il gestore di psd NordPass ha stilato la classifica di quelle più usate nel 2022 e ha osservato che la psd semplici e comuni non rappresentano alcun ostacolo all’intrusione degli hacker nei nostri sistemi informatici.
La cosa più stupefacente è che nel 2022, la password più usata sia stata proprio password. Tranquilli non è un gioco di parole e neanche un errore di battitura, è solo la dimostrazione che la fantasia e l’invettiva degli internauti è davvero limitata. Praticamente un regalo bellissimo per gli hacker sparsi nel nostro pianeta.
Se poi guardiamo alla nostra cara Italia, le cose non vanno di certo meglio, sempre secondo questo report pare che la psd più usata sia stata 123456 che è un invito a nozze per i furbastri del web, praticamente equivale a lasciare la porta di casa spalancata.
L’ufficio stampa di NordPass ha dichiarato che nonostante il desiderio di sicurezza e segretezza, nonostante le centinaia di corsi per insegnare come proteggersi al meglio, alla fine le abitudini sono dure a morire e che la pigrizia vince sempre sul bisogno e sulla necessità di inventarsi psd più sicure e poco vulnerabili. Vi sembra poco? Aspoettate e proseguite con questo articolo.
Dai dati divulgati, pare che solo rispetto ad un anno fa solo duecento password siano state cambiate che l’83% delle parole chiave usate più comunemente siano talmente deboli e facilmente decifrabili dai corsari della rete. Infine dopo password e l’evergreen 123456, troviamo guest, qwerthy, ciao e Juventus
Ora è già abbastanza inquietante che ci sia una società che studi le password usate e che riesce a risalire a quelle usate in giro per il pianeta, perciò la questione è: siamo davvero sicuri quando accendiamo la nostra connessione? La risposta pare scontata e vale a dire no, però come potremmo fare, come potremmo vivere senza rete oggi? È una realtà altamente impensabile, l’unica cosa che ci rimane da fare è assicurarci sicurezza, ma è davvero possibile?