Autore: Lorenzo Grazzi
Immaginate il palco di Sanremo. Il festival è nel pieno del suo svolgimento. Conduce Pippo Baudo. Orietta Berti e i Ricchi e Poveri hanno aperto la serata. Albano è l’ospite d’onore. Ma ecco che arriva Achille Lauro che duetta con Lady Gaga.
I due, insieme, indossano qualcosa come 35 cm di stoffa in tutto, lasciando i loro corpi più nudi che vestiti. La performance sembra partorita direttamente da un pornografo che ha appena terminato di leggere l’Inferno della Divina Commedia.
Il pubblico è ammutolito. Pippo Baudo è ammutolito. La Berti è ammutolita. I Ricchi e Poveri sono ammutoliti. Albano è morto.
Riprendetevi. Non è mai successo, ma solo perché Lady Gaga non aveva tempo.
Ma se l’idea del connubio sesso e musica non vi sconvolge più di tanto potete puntare sulle Rockbitch, un gruppo inglese del quale si è parlato molto (chissà perché?!).
Siamo nel 1984, i Figli dei fiori hanno creato una generazione intera capace di resuscitare il paganesimo e i culti femminili che la Chiesa aveva sperato di estirpare qualche secolo addietro e le vibrazioni positive di un mondo utopistico e immaginario sono la droga del popolo. Siamo negli anni ‘80, non potrebbe essere diversamente!
In Inghilterra nasce un gruppo musicale chiamato Cat Genetica che presto diventa Red Abyss e che canta dell’amore libero, ma anche di temi sociali attualizzati come la violenza sulle donne, le mutilazioni genitali femminili, mestruo e disturbi alimentari.
Il gruppo inneggia al femminismo e ai culti legati agli dei pagani, nonché a un rapporto più naturale con il proprio corpo.
In una parola: libertà.
Nel 1989 la formazione del gruppo si allarga coinvolgendo altri membri e nascono così le Rockbitch, una band tutta al femminile.
Sebbene lo scopo del gruppo sia sempre stato quello di trattare argomenti sociali, quando ci si mette di mezzo il sesso l’attenzione viene un pochino meno… l’uomo, d’altronde ha un cervello e un pene ma non ha la sufficiente dose di sangue per alimentarli contemporaneamente.
Sta di fatto che le performance live del gruppo avvenivano senza abiti, con atti sessuali espliciti da parte dei componenti e, nel caso non si fosse capito bene, con la proiezione di video pornografici alle spalle della band.
Parlane bene, parlane male, basta che se ne parli.
E se ne parlò parecchio, in effetti.
Le Rockbitch si esibirono in tutta Europa (e anche in Canada), ma ci misero poco ad attirarsi le occhiatacce dei ben pensanti e presto i loro concerti vennero censurati, cancellati e accusati di immoralità. Cosa che ovviamente fu la fortuna del gruppo!
Va anche detto che, nonostante gli atti sessuali fossero espliciti, la band fu sempre molto attenta a non violare le leggi negli Stati dove si esibivano.
Ci fu persino un concerto in una scuola media dove, per l’occasione, il gruppo si esibì completamente vestito, censurando le proprie canzoni eliminando i contenuti sensibili e arrivando persino a cambiare il proprio nome in Rocky Beaches.
Altra peculiarità delle performance era il Golden Condom.
Ricordo che quando siamo stati alla fiera Edita con il Barnabó abbiamo pensato di offrire qualcosa di nostro al pubblico con una piccola lotteria nella quale era possibile vincere i nostri libri in omaggio o alcuni dei nostri pensieri. Io pensavo che fosse una figata, ma poi ho scoperto del Golden Condom. In cosa consiste?
Durante il concerto venivano lanciati preservativi al pubblico e uno di questi era avvolto in carta dorata; il fortunato (o la fortunata) che agguantava il preservativo d’oro accedeva ai camerini per una notte di sesso con tutti i membri della band.
E voi pensavate di essere dei fighi perché all’ultimo concerto al quale avete partecipato vi siete portati a casa una maglietta con la faccia del vostro idolo!
Il gruppo si sciolse definitivamente nel 2002 quando la censura era diventata ormai troppo stretta per permettere di divulgare il messaggio delle Rockbitch.
Nonostante lo scioglimento, nel 2003 venne consegnato al gruppo il Sexual Freedom Awards alla carriera, una sorta di notte degli Oscar che celebra le performance erotiche in tutto il mondo (il trofeo è un gigantesco fallo d’oro con le ali).
Curiosamente il mondo nel quale sono nati e hanno proliferato gruppi come questo negli anni ‘80, oggi è diventato più puritano, meno eccessivo e, purtroppo, anche meno avvezzo ai temi che le Rockbitch volevano promuovere.
Che articolo interessante e sicuramente molto POP. Non conoscevo questo gruppo musicale (mai sentito nominare!), ma grazie al tuo articolo ho imparato qualcosa di nuovo.