Autore: Gianluigi Chiaserotti
“La cultura dei media” è un saggio del popolare giornalista, conduttore radiofonico e televisivo Giorgio Zanchini.
Ha come sottotitolo “Dalla carta stampata alla frammentazione digitale”.
Infatti, tutto il saggio è un’attenta e precisa analisi della evoluzione del giornalismo c.d. “culturale” dalla, oserei dire, invenzione della stampa ai nostri giorni.
Giorgio Zanchini, in uno stile molto fluido, ci accompagna attraverso questo viaggio che parte dalle riviste del secolo XVII, quindi ci spiega la nascita della c.d. “Terza Pagina” dei quotidiani, a cui negli anni, hanno contribuito fior fiore di saggisti, scrittori, storici, uomini di teatro e di musica, politici, il tutto in un affresco che permette di leggere continuità e fratture nel lungo arco temporale preso in esame.
La “Terza Pagina” era il fiore all’occhiello dei quotidiani italiani dall’Unità fino quasi ai giorni nostri, ma purtroppo l’avvento della rete, di internet hanno pressocché svilito questa particolarità.
Attualmente si tende a non leggere più il quotidiano in quanto si ha premura, c’è poco tempo.
Ed ecco che la maggior parte dei giornali sono divenuti online, fruibili, così come i libri, sulle varie applicazioni che circolano.
Quindi questo paesaggio mediatico e l’offerta giornalistica hanno dovuto conoscere cambiamenti radicali e l’informazione culturale si è dovuta adeguare, e, a mio parere, è stata svilita.
Attualmente molti, soprattutto appartenenti alla nuova generazione, leggono le notizie sui social media e le commentano.
Le notizie vengono trasmesse con WhatsApp anche tra i componenti la redazione di una rivista e/o un giornale.
Quindi Zanchini in questa evoluzione analizza anche l’adeguamento di certi quotidiani storici al web.
È un saggio ,questo, che si legge praticamente tutto di un fiato,ricco di dati, di statistiche, di analisi, di prospettive, che solo Zanchini, inserito da anni nell’ambito culturale e dei media (conduce giornalmente su Rai 3 “Quante storie” ove vengono sempre commentati vari argomenti attraverso la presentazione di un saggio, un romanzo, alla presenza degli autori), ma soprattutto veramente appassionato di questi temi, poteva dare alle stampe.
Un grazie va anche a Giulia Marziali, dottoranda in italianistica, che ha collaborato con l’Autore alla stesura dei capitoli 5 e 6 del saggio stesso.
Concludo con le parole profetiche prese dall’Introduzione: «L’uso del web in questi anni non ha fatto che crescere, sottraendo spazio agli altri media, assorbendoli. È probabilmente il destino del sistema mediatico, sempre più unificato all’interno di internet. Su internet leggeremo i giornali, guarderemo la TV, ascolteremo la radio, capiremo notizie da blog, chat, social, network». Parole tratte da un saggio di Zanchini del 2009.
E quindi attualmente è così.
Sarà bene?