INDIVISA (PROPRIETA’)

INDIVISA (PROPRIETA’)

Autore: Silvia Vercesi

Tema sempre caldo, soprattutto nelle grandi città come Milano, è quello del caro affitti.

I ragazzi con le tende davanti alle Università sono la punta dell’iceberg, ma le difficoltà non le incontrano solo i giovani; purtroppo il caro affitti è un problema che possiamo definire intergenerazionale.

In teoria poi ci dovrebbe essere, almeno nei comuni ad alta densità abitativa, il canone concordato, molto in teoria però.

E in tutto questo non lo vogliamo trovare un colpevole? Udite, udite, il nemico, anzi i nemici n. 1 di famiglie e studenti… be’ sembrano essere i numerosi “Airbnb”, che in questi ultimi anni hanno preso sempre più piede, dirottando disponibilità dagli affitti tradizionali a quelli ad uso turistico.

Però così è un po’ troppo comodo… chi fa affitti brevi lo fa certo per guadagnare un po’ di più rispetto ad un affitto tradizionale, ma lo fa anche, e in certi casi anche soprattutto, perché si sente maggiormente tutelato per quanto riguarda morosità ed insolvenza. Sicuramente se lo Stato facesse da garante e il proprietario fosse sicuro di non rischiare nulla, la musica cambierebbe, eccome cambierebbe, ma evidentemente se non è stato fatto finora, probabilmente non è così semplice.

Costruire più case popolari? Può essere una soluzione, o almeno una parte della soluzione, anche se si rischia di creare ghetti o situazioni fuori controllo, come è già successo in passato.

Fare housing sociale? Anche questa potrebbe essere una strada da percorrere, anche se poi il tutto potrebbe tradursi in un restyling delle case popolari di cui sopra…

Ma forse un’altra via c’è.

Avete mai sentito parlare della proprietà indivisa?

Chi mi è vicino e mi conosce molto probabilmente sì, chi non mi conosce, invece probabilmente no…

Tecnicamente e giuridicamente si ha la “proprietà indivisa” di un bene quando, una o più persone non hanno la proprietà su una parte specifica del bene, ma su una quota dell’intero.

E se questi beni fossero appartamenti, tanti appartamenti e se fossero gestiti da una cooperativa di soci?

E se poi gli alloggi venissero assegnati ai soci mediante un contratto di “affitto”, (tecnicamente, in realtà, di godimento) ai soci stessi, che essendo appunto soci – padroni, ma nello stesso tempo anche utenti, avrebbero quindi interesse a mantenere gli affitti ad un canone equo, sia nelle vesti di proprietari, sia in quelle di inquilini? Bello vero? Sembra un’utopia ma in realtà è… una realtà, scusate il gioco di parole, che viene da lontano.

Pensate che già a fine 800 esistevano cooperative di abitanti nel milanese.

Che la chiave per risolvere un problema di oggi, sia qualcosa che già esiste da più di un secolo?

Per un problema complesso e variegato la soluzione non sarà di certo semplice e univoca, ma potrebbe comunque ricomprendere qualcosa di antico da valorizzare, far conoscere e attualizzare.

E allora… e che indivisa sia!

P.S. e per chi si fosse chiesto il perché del passaggio “chi mi è vicino e mi conosce molto probabilmente sì, chi non mi conosce, invece probabilmente no”… be’, in una cooperativa di abitanti a proprietà indivisa, ho avuto l’onore di abitare!