Autore: Antony Russo
ATTO MENO DUE
Fame.
Sento il bisogno di divorare qualsiasi cosa a portata di mano.
Non me ne accorgo, lo faccio e basta.
Cibo sotto forma di barrette di cioccolato fondente.
Amore dato da chiunque non mi circonda. Coloro effettivamente vicini sembrano incapaci di provarne: lo dimostrano solo quel tanto che basta per non farti allontanare.
Mi affido ad altri per riempire quel vuoto che sembra incessante.
Alcol per annebbiare la mente.
Comincio a percepire una rabbia crescente, perché niente sembra bastarmi.
Nonostante cerchi di circondarmi di rumore, percepisco l’eco del vuoto interiore dilagante.
Nessuno mi capisce.
Nessuno mi ama.
Io non sono abbastanza.
Io non sono niente.
Eppure, sembravo all’apice di tutto.
Mi sentivo importante e ben voluto da un sacco di persone. Sono rimaste in poche.
Ho sempre aiutato chiunque con cuore.
Mi percepisco solo.
Qualcuno sostiene di amarmi, ma non riesco a distinguere chi dica il vero o il falso.
Non dubito di loro, ma di me stesso.
I ricordi non mi appaiono più così chiari come un tempo, nonostante abbia sempre goduto di una fervida memoria.
Sono io che li sto perdendo o coloro che mettono in dubbio ogni cosa che dico? Non so.
I contorni avevano iniziato ad essere sfumati, ora lo diventano, a tratti, completamente.
Questo accade di giorno.
La notte sono io a farli tacere.
Alcol e melatonina mi proteggono dalle ondate di rimpianti che mi hanno ripreso ad assillarmi da qualche tempo.
Sono causa della sofferenza di molti.
Sono sbagliato.
Tutti ce l’hanno con me.
Dicono di amarmi, ma non è vero.
Nessuno può farlo.
Sono un fallito.
Ho perso tutto.
Forse dovrei togliermi di mezzo dalla vita di tutti.
Il mondo starebbe meglio senza di me.
Qualcuno me lo sta iniziando a urlare, no? La mia inettitudine.
“Aiuti tutti tranne me”.
Questo mi dicono.
Forse è vero.
Ma il loro sembrerebbe egoismo: non dovrebbero spingermi ad aiutare me stesso, piuttosto che accusarmi di non occuparmi dei loro problemi?
No. Sono io quello vanitoso. Non devo dubitare.
Sono troppo sospettoso.
Devo fidarmi di chi sostiene di amarmi.