Autore: Lorenzo Grazzi
Chi non conosce la solitudine, quella profonda che ci fa sentire estranei anche quando siamo circondati di persone. La sofferenza, la distanza sociale non ha nulla a che vedere con qualcosa che possa essere misurato, per questo ci spaventa, fugge al controllo della mente, non è rilevabile ne tangibile, è una voragine che si allarga nel cuore e lo allontana dalla vita.
Un dramma per un animale sociale quale ci vantiamo di essere, ma non siamo l’unico animale a soffrire.
Proprio in questo momento c’è una creatura straordinaria condannata alla solitudine eterna.
Le prime tracce di questo animale sono state registrate nel 1989, da un gruppo di biologi marini della Woods Hole Oceanographic Institution intenti a registrare le attività del mondo sottomarino. Durante la ricerca qualcosa di strano venne captato dai sonar degli scienziati.
Si trattava di un suono sconosciuto emesso a 52 Hz, qualcosa che non era mai stato tracciato prima. Ci volle un po’ per capire che era il canto di una balena.
Pur non avendola avvistata il suo canto era così impressionante e chiaro che il cetaceo venne subito battezzato “52 Hertz” per sottolineare questa sua peculiarità.
Già perché questa balena è unica in tutto il mondo. Le sue college infatti comunicano tra loro con frequenze molto più basse tra i 15 e i 20 Hz.
L’equipe ci mise poco a capire che non esisteva in tutto il mondo una sola traccia di un animale che emettesse un suono a quella frequenza e capirono con orrore che 52 Hertz era l’essere più solitario del mondo.
Le balene infatti comunicano su una fascia di frequenze molto bassa, è il loro tono di voce, i suoni che non rientrano in questo ventaglio di frequenze non sono percepibili da questi cetacei. 52 Hertz è quindi una balena invisibile, nonostante il suo straziante canto non c’è nessuno della sua specie in grado di sentirla così come lei non può sentire loro.
Le ipotesi su questo strano avvenimento sono state tante, dalla nascita di una nuova specie all’ultimo esemplare di una specie in via d’estinzione, ma ormai gli scienziati sono concordi nel dire che 52 Hertz è nata con un “difetto di pronuncia” dovuto probabilmente ad una malformazione congenita, che le impedisce di emettere la frequenza dei suoi simili.
Molti si aspettavano che la balena morisse nel giro di poco tempo, ma sappiamo, grazie alla sua particolarità, che 52 Hertz è ancora viva, che segue le rotte migratorie tra California e Alaska, che percorre fino a 70 chilometri al giorno, che pesa circa 180 tonnellate e raggiunge i 30 metri di lunghezza. Nessuno l’ha mai davvero vista, un fantasma nel mare.
Ma la sua storia è stata condivisa e immediatamente da tutto il mondo sono cominciate ad arrivare lettere alla Woods Hole Oceanographic Institution, per esprimere solidarietà a questa creatura.
52 Hertz è riuscita a strappare un livello profondo di empatia agli esseri umani; a centinaia si sono immedesimati nella solitudine di questo cetaceo, dalle associazioni dei ciechi a quelle degli autistici, dai gruppi LGBTQ+, ai ragazzi nel tunnel della droga. La balena è diventata un simbolo della solitudine, un esempio doloroso dell’incapacità di essere ascoltati, di farsi sentire, di farsi amare.
Normalmente non amo inserire le mie personalissime riflessioni negli articoli, ma non posso negare che mentre scrivo sto pensando alle profondità del mare dove una creatura meravigliosa continua a chiamare nonostante il passare degli anni, senza mai ottenere risposta. Non sa perché nessuno le risponda, forse per lei è ormai una condizione normale, o forse no, è dal 1989 che continua il suo canto, non posso credere che si sia rassegnata.
Nonostante abbia le lacrime agli occhi credo che 52 Hertz sia molto di più del simbolo della solitudine. Questa balena che invoca attenzione da più di trent’anni, è un potente esempio di tenacia.
Forse ci sentiamo soli in questo momento, o in altri mille momenti, ma 52 Hertz ci insegna a continuare a cantare, magari a lamentarci, a soffrire, ma anche a non smettere mai di cercare qualcuno che possa sentirci.
Chissà, forse, negli abissi oceanici, in questo momento sta nascendo una balena che canterà con una voce tutta sua, unica o quasi, capace di arrivare a 52 Hz che potrà alleviare la solitudine della “balena più sola del mondo”.