Autore: Lorenzo Grazzi
In questo periodo storico, ma è un problema ancestrale, come specie abbiamo la necessità di fermarci un attimo, tirare le somme, fare il punto, aggiustare il tiro e poi ripartire.
Non parlo solo del nostro rapporto col pianeta, ma anche con noi stessi: secondo gli scienziati stiamo per estinguerci a causa dell’inquinamento o del cambiamento climatico o delle guerre nucleari, in ogni caso ci stiamo distruggendo con le nostre mani e non sembra proficuo dare la colpa agli orsi o agli dei della natura.
Abbiamo la necessità di fare lo sforzo più grande che un essere umano possa compiere: ascoltare.
Un detto popolare tibetano dice che c’è un motivo se ci hanno dato una bocca e due orecchie, dovremmo ascoltare il doppio di quello che parliamo.
Ma quanto è difficile ascoltare? Spesso sentiamo e basta e quando ci concediamo l’onore di ascoltare è per poter ribattere con il nostro punto di vista.
Che fregatura il punto di vista… per definizione è una cosa fantasiosa che cambia, appunto, a seconda di dove si trova l’interlocutore.
È avere punti di vista diversi è normale: come può un congolese scappato dalla guerra essere affidabile quando parla di saldi? Che ne saprà mai un ragazzo vissuto in una favelas di come diventa influencer? Che può saperne una booktoker di come si sta dopo 8 ore di fabbrica?
Ognuno ha delle aree di competenza che derivano dal proprio vissuto, dall’esperienza e dal modo di interazione. Quindi, cari i miei opinionisti che passate con disinvoltura da una professione all’altra (virologi, immunologi, strateghi militari, opinionisti di Sanremo, CT di tutte le nazionali), state calmi e rilassatevi.
Certo, poi ci sono delle cose che sono ovvie e che per definizione tutti hanno il dovere di riconoscere, è la realtà dei fatti!
Per esempio, se vi dico che il sole sorge tutti i giorni a est e la sua luce è gialla, siamo tutti d’accordo, no?
Ok, qualcuno può dire che in realtà la luce solare è bianca e il giallo lo si usa solo da bambini… ok, per i bambini il sole è giallo.
Va beh, qualcuno può obiettare che, quando sorge, il sole è arancione… o rosso… o violaceo…
Va beh, anche al tramonto il colore non è giallo… cremesi per qualcuno…
Poi ci sono quelli che vivono oltre il circolo polare… e per loro il sole non sorge tutti i giorni… e nemmeno tramonta… sorge una volta ogni sei mesi e tramonta altrettante volte…
E se parliamo con qualcuno che vive in una zona particolarmente soggetta a cielo coperto? Potrebbe arrivare a dirmi che il sole compare quando vuole o forse nemmeno esiste…
Una frase banale come “il sole sorge tutti i giorni a est e la sua luce o gialla” è sicuramente vera per me e forse per tante altre persone, ma non è la verità assoluta, è solo la mia, è solo un punto di vista dettato dalla mia esperienza e dalla mia nozione scientifica attuale… ricordate che in passato era il sole a girare attorno alla terra?
Insomma, non siate troppo sicuri delle vostre sicurezze, potrebbero non essere un porto così sicuro come sembrano.