IL POST NATALE E LE SUPERFICI RIFLETTENTI

IL POST NATALE E LE SUPERFICI RIFLETTENTI

Autore: Sabrina Fava

Arriva per tutti. Una volta all’anno accade. Quell’attimo in cui tutto sembra perduto. Quella sensazione che attanaglia lo stomaco e che farebbe venire l’acquolina in bocca a Bloody Mary. 

Bloody Mary? Ma che cavolo? Ora vi spiego, tranquilli. Non mi sto riferendo a quel tremendo drink a base di succo di pomodoro ma del personaggio del folklore che ha ispirato tantissime storie, tra cui una delle prime puntate della meravigliosa serie tv Supernatural.

Vi racconterò brevemente la leggenda metropolitana che si tramanda da anni e che passando da orecchio in orecchio è stata traviata e modificata peggio che la parola “castoro” nel gioco del telefono. Lo faccio giusto per farvi entrare nel fulcro della storia che in realtà è tutt’altra però adoro tergiversare.

In poche parole un povero essere umano per spassarsela con un passatempo masochista deve sussurrare tre volte allo specchio le parole “Bloody Mary” e questa carinissima signora dovrebbe apparire alle sue spalle per uccidere colui che ha osato pronunciare il suo nome.

Ciò nonostante, ci sono anche altre teorie secondo le quali dopo aver sussurrato il suo nome non accadrà nulla al momento e… qualsiasi istante, però, sarà buono per salutare il pianeta Terra.

In ogni riflesso, che sia quello di un cucchiaio, di uno specchio o della punta lucidata di una stringata in pelle lei potrebbe essere lì ad attendere. Bloody Mary potrebbe captare il vostro sguardo e uccidervi.

Perciò nel caso in cui decideste di destreggiarvi con questo gioco dovrete proteggervi da ogni superficie riflettente. Non è la medesima cosa che accade di anno in anno dopo le abbuffate natalizie?

Prendiamo sempre l’essere masochista che decide di guardarsi allo specchio dopo aver mangiato per settimane come una discarica.

Comincerà a rimirarsi senza riconoscere più la sua immagine. Le guance appaiono più piene e rosee, la pancia gonfia e i maledetti jeans non sia allacciano più in vita.

Cercherà qualsiasi inquadratura pur di trovare la sua immagine realistica di qualche settimana prima e forse dopo decine di crisi da outfit e tentennamenti riuscirà a trovarla. Il gioco è fatto e mascherando con un maglione e un paio di pantaloni che aveva tirato fuori dai meandri dell’armadio anche l’anno precedente riuscirà a trovare una dimensione sopportabile.

Però poi arriverà quella stangata nei denti che fa invidia persino a Pirandello in Uno, nessuno e centomila.

Una persona che oserà scattargli una foto di soppiatto. E in quella foto si vedrà tutto ciò che si è tentato con olio di gomito di mascherare. Le guance, la pancia e i pantaloni troppo stretti.

Perciò se dovesse mai accadervi ora vi do io una soluzione. Immaginate di aver pronunciato le parole “Bloody Mary” allo specchio, scappate da qualsiasi superficie riflettente ed è subito vittoria! Semplice no? Oppure accettate che un paio di chili in più dopo le vacanze natalizie non siano poi così devastanti e che la pancia piena per qualche giorno può essere un sinonimo di “benessere” e “felicità”.