IL GRANDE GLU GLU E I SUOI AMICI

IL GRANDE GLU GLU E I SUOI AMICI

Autore: Lorenzo Grazzi

A volte il tempo aiuta a dimenticare, ma la dimenticanza non è sempre auspicabile. La storia è sempre la stessa: si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca. Perché poi siamo fatti tutti un po’ così, ci affidiamo alla nostra memoria ma poi le cose che rimangono inutilizzate finiscono sotto qualche centimetro di polvere e finisci col perderle di vista.

I ricordi funzionano alla stessa maniera: ci ricordiamo di qualcosa che abbiamo sotto gli occhi, ce ne ricordiamo appena la spostiamo e due giorni dopo finiamo con il classico “so di averlo messo da qualche parte…”.

Più il tempo passa più le cose finiscono in quel limbo senza tempo dove i ricordi si mescolano un po’ e creano nuove realtà. Poi accade qualcosa che il nostro inconscio registra, controlla un po’ il suo archivio e ci rimanda a qualche ricordo che pensavamo non esistesse nemmeno più.

A me è successo qualche giorno fa dove all’improvviso nella mia mente è comparso un personaggio bizzarro, dalla pelle gialla, con un lungo respiratore sulla testa tonda e una maglietta bianca con una stella sul davanti. Ho impiegato meno di un secondo per ricordarne il nome: Superstellino!

A cascata è arrivata tutta una combriccola di ricordi e in un attimo eccomi tornato bambino davanti alla tv ad aspettare la nuova puntata de Gli Snorky

Probabilmente a molti di voi non dicono nulla, ma quei personaggini colorati sono stati i miei migliori amici per un sacco di pomeriggi, incantandomi con le loro storie nel fondo del mare.
Un popolo allegro e difensore degli abissi che viveva a Snorkylandia: Ciuffino, Superstellino, Bollicina, Ricciolo, Frizzina e tutti gli altri, sudditi del Grande Glu Glu, il governatore della città.

Gli Snorky sono nati nel 1982 in Belgio, come fumetto di Freddy Monnickendam e divennero un cartone animato prodotto da Hanna-Barbera un paio di anni dopo. In Italia vennero trasmessi a partire dal 1985.

Ne furono realizzate solo quattro stagioni (poi si preferì puntare sui loro cugini dei boschi, i Puffy) per un totale di 65 puntate. In realtà 66, ma la puntata pilota è uno dei misteri del mondo dei cartoon poiché non venne mai trasmessa e non si sa molto su di essa. Se voi avete notizie fatemelo sapere.

In Italia si decise di accorpare le stagioni per realizzarne due: la prima accompagnata dalla sigla Noi Snorky incontrerai, mentre la seconda era presentata da Arrivano gli Snorky, entrambe scritte da Alessandra Valeri Manera con la musica di Giordano Bruno Mannelli e interpretate da Cristina D’Avena.

La stessa D’Avena in quel periodo pubblicò un album per bambini interamente dedicato al mondo degli Snorky dal titolo: CantaSnorky.

Furono un vero e proprio successo per quegli anni, al punto che sono ancora in circolazione diversi gadget originali dell’epoca (e di solito hanno prezzi considerevoli), eppure sembra che nessuno ricordi le storie degli Snorky, un piccolo popolo pacifico che negli anni ‘80 si occupava di difendere le creature marine.

Un po’ come per i Puffy si cercava di instillare nelle giovani menti il rispetto per l’ambiente; a giudicare da come siamo messi oggi direi che il messaggio non è esattamente passato.

La buona notizia è che, per quanto mi riguarda, nelle profondità del mare ci sono ancora dei piccoli esserini colorati che ogni giorno combattono per il benessere delle creature marine, un piccolo promemoria che credevo dimenticato ma che invece era ancora lì pronto a riaffiorare quando meno me l’aspettavo.