IL 30 APRILE CI HA LASCIATO PAUL AUSTER E NON CI SIAMO ANCORA ABITUATI

IL 30 APRILE CI HA LASCIATO PAUL AUSTER E NON CI SIAMO ANCORA ABITUATI

Autore: Alessandro Angelo Calzati

Classe 1947, Auster è stato un maestro della letteratura mondiale, romanziere, saggista, poeta, sceneggiatore, attore e regista.

La sua New York lo ha salutato con estrema amarezza, soprattutto perché la notizia della sua morte è stata diramata prima dai giornali che dalla sua famiglia, privando quest’ultima dell’intimità necessaria per elaborare e far elaborare il lutto a famigliari e amici.

Paul Auster era New York. Usava la città come un teatro di vetro in cui far agire i suoi personaggi colmi di sfumature psicologiche e personalità differenti. Alle volte, come in “Trilogia di New York”, forse il suo romanzo più noto, la città prende un aspetto distorto e surreale. Auster plasma New York facendone risaltare i contrasti, distorcendola per poi armonizzarla e, soprattutto, umanizzarla.

In “Smoke”, film del 1995 scritto da Auster e co-diretto con Wayne Wang, Il protagonista Auggie (Harvey Keitel) afferma, sfogliando un album di fotografie scattate da lui stesso ogni giorno, nello stesso punto e alla stessa ora, che “ogni giorno sembra uguale ma è comunque differente, New York non fa differenza in questo”. Aggiunge poi, rivolgendosi all’amico che sfoglia velocemente l’album  “Non capirai mai se non vai più piano amico mio”, evidenziando, la necessità di trovare calma nella sua caotica New York.

Definito dallo stesso Auster un film “più che accettabile, non certo un capolavoro”, è diventato una pellicola di culto come ogni scritto dell’autore.

Ciao Paul, tu hai detto che “Quando non sai niente sei in Paradiso”, tu, in verità, sapevi molto di noi e dei newyorkesi, spero tuttavia che tu non ne sappia mai abbastanza.

Il peso del fumo si calcola, pesando prima un sigaro intero e poi sottraendo il peso del sigaro, una volta fumato. Il peso della tua anima e del Tuo ricordo in noi sarà accresciuto da chi ha avuto il piacere di leggerti e da chi ti leggerà per ancora molte generazioni.

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