Autore: Davide Libralato
I metallari. Un esempio di come la musica possa determinare e sancire una vera e propria catalogazione dell’ individuo per alcune sue caratteristiche. Nei decenni ne sono state dette di tutti i colori su questa purtroppo non più folta schiera di personaggi quasi mitologici. Addirittura Ivan Graziani ci ha scritto e intitolato un suo pezzo ( “I metallari”, brano del 1989 contenuto nell’ album Ivangarage ndr.) dando loro un’ umanità ed una dolcezza che raramente viene descritta. Esistono diversi tipi di metallari, e non mi riferisco a quelli che hanno sfiorato di passaggio il genere musicale, magari di riflesso ad un amico o alla compagnia di turno, ma a quelli che si possono definire tali per vera e innata passione.
Una parte di loro è formata da quelli che si sono avvicinati e sono rimasti travolti dalla musica di questo tipo pur non identificandosi al 100% nei (spesso) pittoreschi interpreti di tale genere ed hanno quindi per scelta tenuto le distanze dal mostrarlo esplicitamente. Niente vestiti neri, niente maglie spaventose, borchie e nemmeno capelli lunghi. Questi non sono e non vogliono essere considerati meno appassionati dei colleghi di cui parlererò successivamente anche perché, diciamolo chiaramente, oltre alla musica c’è molto altro che balza agli occhi e alla mente (sopratutto) quando parliamo di questo argomento. Intorno al suddetto mondo c’è sempre stato e ci sono una montagna di preconcetti e pregiudizi che aleggiano talvolta in maniera anche pesante e marcata. Tornando a chi stavo descrivendo posso dire che paradossalmente ci troviamo di fronte a persone del tutto “neutre” , dal look quasi in contrapposizione con quello che è lo stereotipo del tanto pericoloso amante dell’ Heavy Metal. Questi probabilmente resteranno così per tutta la loro esistenza. Altro ceppo, forse il più “convinto” sono quelli che, in maniera quasi maniacale hanno accolto questo modo d’essere letteralmente come stile di vita e guai a chi dice loro qualcosa. I tempi e le vicissitudini non hanno intaccato per nulla il loro essere ed il vivere la musica. Per loro non è (musicalmente) concesso nulla al di fuori dell’ Heavy Metal. Scambiarsi con la società, con il lavoro , con la quotidianità stessa non è stato e non sarà mai semplice… vi immaginate un capellone barbuto che porta il proprio bimbo all’ asilo per fare il consueto inserimento di inizio anno?? Uno spettacolo per gli occhi di chi si indigna (a me personalmente gonfia il cuore). Queste persone sono orgogliose di appartenere a questa realtà e mai e poi mai si avvicineranno all’ascolto o all’ accogliere qualcosa che abbia suoni dal gusto e dall’ approccio pop o leggero.
La terza microfamiglia che voglio citare è quella a cui sento di esser più vicino, ovvero quelli che (sempre musicalmente eh) sono molto duri dentro, ma che però non disdegnano nessun tipo di suoni o sperimentazioni, quelli che non hanno un’ unica personalità che sovrasta l’altra. Questi sono capaci di ascoltare i Sepultura prima di Lucio Dalla o viceversa, i Daft punk o Fabrizio Paterlini senza nessun problema. Questa parte, che è poi la più camaleontica, non è proprio così diffusa perché di solito chi riesce ad apprezzare l’espressione più violenta di alcune atmosfere sonore non è (come dicevo prima) molto avvezzo ad uscire da alcuni contesti. Per me e per tutti quelli come me invece, essere anche Metallari si può, perché avere un look non esclude necessariamente averne degli altri. Chi ha dei gusti particolari non significa che a priori non possa rivedersi anche in modi differenti a seconda delle situazioni. Ogni tanto mi sento più hard, soprattutto quando devo cercare uno sfogo emotivo e mi sembra di riuscire a buttarlo fuori al meglio ascoltando questa musica , ma questo non significa che quelli così siano persone per forza pericolose, sataniste, drogate, o peggio ancora violente e insomma da evitare a tutti i costi. C’è una cosa infatti che accomuna tutti i metallari e, tenetevi forte perché quello che dirò sconvolgerà qualcuno di voi…sono esseri viventi con emozioni, esigenze e necessità proprio come tutti gli esseri umani “comuni” !!! Sanno quindi amare, sanno aver paura, si lavano, hanno principi, ideali, pregi e difetti diversi esattamente come la molteplicità di persone che popolano questo simpatico pianeta! La musica è una forma d’ Arte e come tale piace a chi riesce a riconoscerne bellezza e grandezza, il resto lasciamolo a chi banalmente vuole mettere delle etichette!