GLI ABBA

GLI ABBA

Autore: Gianluigi Chiaserotti

Ci sono delle tradizioni, in questo caso musicali, intramontabili, e mi riferisco al complesso musicale degli Abba, che tuttora, a 42 anni dal loro scioglimento, e dopo 30 anni di onorata carriera (si costituirono nel 1972), sono e restano un mito popolare.

Erano un gruppo musicale svedese.

Il loro nome nasce da un acronimo formato dalle lettere iniziali dei nomi dei membri: Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid, quindi “ABBA”.

Ma nella seconda versione del logo del gruppo, risalente al 1976, la prima “B” appare rovesciata, cioè così: “ᗅᗺᗷᗅ”.

Da gruppo non anglofono, nei 30 anni di carriera raggiunsero apici di un successo così ampio proprio nei paesi di lingua inglese come Regno Unito, l’Irlanda, gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, Nuova Zelanda ed il Sudafrica.

Il Complesso ebbe una produzione molto pulita e delle tracce musicali molto accurate nella composizione e nelle armonie,  a metà strada fra quelle dei “Beach Boys” e quella dei “Mamas and Papas”.

È stato messo in evidenza il carattere “kitsch” ed “hollywoodiano” del loro stile, che talvolta è debitore del folk europeo e della disco music, stile di cui si sentono forti richiami in diversi loro brani ballabili.

Alcuni riconducono la pop band svedese al formato radiofonico “middle of the road” di cui si sentono tracce nel loro stile testuale.

Il complesso era formato da due coppie di coniugi.

Nel 1981/82 i matrimoni fallirono e preferirono sciogliere il gruppo “per non deludere i loro fans”, come dissero in un’intervista.

Nel 2018 si annunciò una “reunion” e furono anche programmati concerti dopo la pandemia.

Ma il popolare, il bello della loro musica è la cantabilità delle loro melodie sempre, in ogni periodo, in ogni situazione.

Chi non conosce “Mamma mia”, “Dancing Queen”, “Voulez-Vous” o “Fernando”?

La prima fu addirittura tradotta in un film ed una commedia musicale di successo. 

La seconda fu cantata dagli  Abba al matrimonio del Re Carlo XVI Gustavo di Svezia nel 1976.

La popolarità di questo gruppo resta e prosegue in quanto spesso ed ovunque ascoltiamo come sottofondo ad eventi le loro intramontabili canzoni.

Da boomer quale sono, il gruppo ha accompagnato tutta la mia prima giovinezza e tuttora li ascolto con particolare attenzione, ma anche nostalgia.

Le canzoni, di qualsivoglia tempo, devono rimanere e lasciare un segno dentro ciascuno di noi e gli Abba ci sono riusciti, e bene, perché popolari.