Autore: Davide Libralato
Da fondatrice delle “Bambole di pezza”, ovvero una tra le band più consolidate nel panorama punk rock italiano, devo porti una domanda che da tempo mi stuzzica e (soprattutto da ascoltatore seriale quale sono) mi intriga. In tutti questi anni di musica secondo te è cambiato più il rock o sono cambiati più i suoi protagonisti?
Il rock è sempre stato un genere in continua evoluzione, orientato anche verso nuove tendenze, cambiamenti sociali e culturali. I protagonisti del rock, sono stati inevitabilmente influenzati da questi cambiamenti e hanno contribuito a plasmarli. Quindi direi che entrambi hanno subito delle variazioni significative nel corso del tempo. Anche se all’origine c’è sempre quella matrice di forza ed energia che lo caratterizza e che ci piace tanto!
Il vostro interesse e l’impegno per la causa femminile non è una cosa che nasce oggi (dove per fortuna anche molti altri Artisti sembrano essersi sensibilizzati). Esattamente quando è nata l’esigenza da parte tua e del tuo gruppo di essere porta voci di un certo pensiero?
In realtà da sempre. Io ricordo che già alle elementari parlavo di questo tipo di tematiche!
Abbiamo sempre sentito la necessità di essere porta voci di un pensiero che promuova l’uguaglianza di genere e che combatta le discriminazioni. È stata fin dall’inizio per noi una sorta di missione, e siamo molto felici di vedere sempre più artisti e in generale persone ad essere sensibilizzate su questi temi.
È difficile mantenere la stessa impronta ed attitudine (sia musicale che stilistica) cambiando nel tempo diversi componenti della formazione?
È sicuramente una sfida mantenere la stessa impronta e attitudine quando ci sono cambiamenti nella formazione. Ogni membro porta con sé la propria personalità e influenza il suono complessivo della band. Tuttavia, sono sempre rimasti saldi i valori e l’essenza del nostro gruppo. È un processo continuo di reinvenzione e adattamento, sempre fedele però a dei binari ben definiti.
Che consiglio daresti alle donne che vogliono oggi intraprendere la strada del far musica (purtroppo per questo paese) non proprio “convenzionale” e dal facile ascolto mainstream?
Il consiglio che darei alle donne che vogliono intraprendere la strada della musica “non convenzionale” è di rimanere fedeli a se stesse e alla propria visione artistica. La cosa importante è essere autentiche e perseguire ciò in cui si crede. Di non mollare, di tenere duro anche quando le cose sembrano essere molto difficili.
Anche connettersi con altre artiste può essere molto utile nel percorso.
Saresti disposta a stravolgere la tua impronta Artistica e creativa per entrare in circuiti di ascolto più tradizionali ed arrivare al “grande” pubblico?
Sono sempre aperta a esplorare nuovi territori musicali e ad adattarmi a nuove sfide, ma non a discapito della mia identità artistica. Penso che sia importante rimanere fedeli alla propria visione e non compromettere i propri valori ma allo stesso tempo mi piace l’idea di rivolgerci ad un pubblico sempre maggiore. Credo che la chiave sia continuare a comunicare ciò che si ha dentro con sincerità, sicuramente anche attraverso sonorità diverse.
L’ultima domanda, quella che si ripete in tutte le mie interviste: “l’Artista per me può definirsi tale perché vive sognando”.
Qual è il sogno di Morgana Blue e delle Bambole di pezza?
Il sogno di Morgana Blue e delle Bambole di Pezza è quello di continuare a fare musica che risuoni alle persone, che le ispiri e le faccia riflettere. Vorremmo riuscire a diffondere al massimo il nostro messaggio di parità, libertà e autenticità attraverso la musica, e soprattutto continuare a salire sui palchi carichi dell’energia del nostro pubblico e fare del gran rock’n’roll!