Autore: Davide Libralato
E’ ormai trent’anni che ascolto musica in maniera autonoma e i Meganoidi sono tra i pochi gruppi che se mi domandano che genere suonano non so realmente rispondere. Chi meglio di te Davide che sei il Frontman della band in questione può soddisfare questo mio tormentoso interrogativo?
Guarda è facilissimo , noi facciamo “cantautorato spinto”. Questo è quello che rispondiamo scherzosamente quando ci pongono il quesito. In realtà non facciamo nessun genere… anzi facciamo il genere “Meganoidi ” , nel senso che il nostro approccio alla musica è completamente libero, intuitivo ed in costante evoluzione… per questo non ci siamo mai fermati ad un genere. La cosa importante è essere riconoscibili e noi qualsiasi cosa suoniamo, per nostre caratteristiche lo siamo. Personalmente ritengo questa cosa un bellissimo traguardo.
Non sono molte le band del nostro amato bel Paese che possono “vantare” delle date nella terra Nipponica. Com’è esibirsi in un paese così culturalmente distante dal nostro?
È sicuramente un’ esperienza unica nel suo genere , i giapponesi sono un popolo stupendo e molto ospitale. Li ritengo culturalmente molto diversi da tutto il resto dei paesi del globo (sicuramente in positivo) nel senso che sono molto rispettosi di ciò che li circonda , dalla natura alle cose fino al prossimo, come nessun’altro al mondo direi.
Ad ogni concerto , e ne abbiamo fatti quattro tra Osaka, Nagoya e Tokyo, eravamo l’ospite d’onore. Prima di noi suonava una band famosissima in Giappone che vendeva addirittura milioni di copie , mentre noi eravamo quasi perfetti sconosciuti da quelle parti. In piu lo staff che ci seguiva dopo essere stati insieme solo per pochi giorni, all’ aeroporto per tornare salutandoci si sono commossi come se salutassero dei familiari, questo è incredibile.
I Meganoidi hanno sempre parlato sia italiano che inglese. La scelta della lingua da utilizzare nei vostri pezzi è una scelta presa a tavolino o maturata nel momento in cui il brano nasce in sala prove?
In realtà agli esordi ci veniva in mente molto l’inglese , un po’ perché si puntava al mercato estero , un po’ perché ero appena tornato da un annetto di lavoro a Londra e un po’ perché non eravamo proprio dei poeti, e se scrivevi in italiano la gente se ne accorgeva… scherzo, lasciami ridere un po’ ahahah!
Come ti dicevo abbiamo scritto in inglese proprio all’inizio, ma quasi immediatamente abbiamo virato appunto verso la nostra lingua madre , sia perché è una lingua stupenda e musicale e sia perché il vocabolario consente molte più sfumature d’espressione rispetto alll’inglese .
Se vai a vedere i nostri singoli sono praticamente tutti in italiano a parte forse un paio.
Parlavo proprio pochi giorni fa con un amico di “Zeta reticoli”. A mio avviso è un capolavoro ed è una canzone a cui sono molto legato per svariati motivi. Puoi spiegarci il significato di questo vostro cavallo di battaglia?
Beh, il significato in questo pezzo lo devi trovare tu… sta lì il bello. In tutti questi anni più volte mi hanno domandato questa cosa ma in realtà non ho una risposta chiara, a ciascuno di noi fa un effetto diverso e ognuno interpreta musica e parole in modo differente ma il risultato è sempre lo stesso: bellezza. Bellezza che entra nelle persone e ci ritorna ai concerti come un riflesso magico.
Quanto la situazione sociopolitica del nostro paese ha influenzato i contenuti nei testi dei Meganoidi (che non sono mai banali aggiungo)?
Nei nostri testi parliamo di quello che vediamo, di ciò che ci circonda di continuo e di quello che viviamo tutti i giorni. Tutto incide nei nostri testi, non c’è un argomento che ci possa influenzare più di altri e la situazione sociopolitica del nostro paese è uno dei vari tasselli, esattamente come tanti altri.
L’ ultima domanda, quella che si ripete in tutte le mie interviste: “l’Artista per me può definirsi tale perchè vive sognando” Qual’è il sogno di Davide Di Muzio e dei Meganoidi?
Continuare così come abbiamo sempre fatto e che i nostri figli grazie alla musica possano essere delle belle persone , piene di passione e con la voglia di realizzare in modo concreto le proprie idee.