Autore: Davide Libralato
Caro Danny Metal, all’anagrafe Daniele Faccani… nonostante la giovane età sei davvero un conoscitore di musica (anche) del passato. A quando risale il tuo avvicinamento a questa splendida arte?
Avevo 9 anni, già MTV ogni tanto offriva qualche heavy rotation di band di settore, ma non ancora convinto mio fratello più grande portava a casa cassette e Cd. Mi chiamò entusiasta per dirmi: 《Danny, vuoi sentire uno che mentre canta urla?》e io: 《Cooooosa?!》, e niente… erano i Papa Roach. Il resto è venuto in seguito.
In questo mondo (del web), saturo di Youtuber pronti ad istruirci su qualsiasi tipologia di attività o passioni da loro magistralmente interpretate, tu non sei un “semplice” musicista (peraltro versatile) o un intrattenitore che potrebbe tranquillamente dare lezioni con diversi strumenti… cosa ti senti realmente per il pubblico?
Mi sento di essere, con tanta modestia, un artista. Non per elevarmi a qualsivoglia figura superiore a qualcuno o qualcosa, ma ho notato che nella vita, quando metto in atto un “opera”, qualcosa che sia musicale, che sia scrivere un video, che sia salire su un palco riesce a trasmettere messaggi, emozioni e significati cento volte di più che fare conversazioni da ore e ore. Oggi si direbbe “content creator”, che è vero, sicuramente è ciò che sono. Ma il mio trasmettere, il mio lavoro, la mia “missione” va oltre il web, parte da esso per materializzarsi poi nella vita reale, faccia a faccia tra sangue, sudore e contatti visivi diretti.
La tua ironia è immancabile all’interno delle tue apparizioni ed io mi rivedo molto in questo. Chi mi conosce sa che proprio non sono capace a non inserire umorismo anche nei discorsi più seri. Come descriveresti questa cosa? Il tuo atteggiamento sempre “giocoso” fa parte di una scelta ben precisa o è qualcosa che nasce spontaneamente?
Non è una scelta perché è parte di me. Non riesco a controllare questa cosa. È la mia indole, pacioccone e amante della risata fin da bambino
Anche il tuo nome d’arte richiama a chiare lettere il genere che più ami e interpreti alla grande, ovvero il Metal. Se dovessi non dedicarti a quello (cosa che so essere impossibile!) che musica vorresti comporre, suonare e interpretare?
Vale a dire Rock? Ahahahah ! Comunque, scherzi a parte, la mia grande passione sono le colonne sonore. Il mio indirizzo di studi al pianoforte nella scuola che ho frequentato era incentrato proprio su musical e colonne sonore. Ed è una cosa che in realtà in qualche modo condiziona il mio modo di comporre Metal. Immagino sempre che sia il sottofondo delle avventure della vita di qualcuno, della mia o che comunque racconti un determinato momento. Ma il concept dietro la musica ha quella tendenza lì, ovvero tentare di dare un “senso” e una “locazione” ad ogni melodia.
Conosco la tua “vocazione” e il tuo impegno per la causa “Heavy Metal” e, detto fra noi e ovviamente fra chi ci sta leggendo, ci vorrebbero più musicisti di questo tipo. Comunque sia vado al dunque: tra versioni Metal di Hit più o meno attuali, tra cover di cartoni animati e di brani commerciali, quest’anno sei parte integrante di un progetto alquanto innovativo, farai parte dei musicisti che si esibiranno alla Rock’n Roll Experience. Vuoi spiegarci un po’ di cosa si tratta e da dove nasce questa collaborazione?
La Rock’n Roll Experience nasce dai CEO del Rock’n’Roll di Milano. Locale e tempio del Rock che ha segnato il mio soggiorno nel capoluogo lombardo. Io penso che sia un’iniziativa senza precedenti e se va bene sarà la prima di tante. Sarò presente io e la mia band ELYNE. Sognavo una cosa come questa vedendo il “70.000 Thousand tons of Metal” dicendo: 《…se vabbè… l’America…》 e finalmente qualcuno ha tirato fuori sudore ma soprattutto passione per realizzare qualcosa a livello italiano, cosa che apprezzo tantissimo. Non sopporto l’idea di dover sempre scappare all’estero per far parte del mondo o per vivere esperienze da sogno. Finalmente ci siamo.
L’ultima domanda, quella che si ripete in tutte le mie interviste: “l’Artista per me può definirsi tale perché vive sognando”. Qual è il sogno di Danny Metal?
Il mio sogno è di continuare a fare quello che faccio crescendo esponenzialmente. Allargare la community, allargare le esperienze di vita sui palchi ma soprattutto sogno una Italia diversa. Sogno un paese che riesca ad evolversi e che non abbia nulla da invidiare a quello che succede in Germania, UK o USA. Sognare è gratis, la realtà tira schiaffoni tutti i giorni, però è troppo facile scappare e io continuo a combattere. Anche perché credo negli occhi che luccicano di futuro di quei giovani che avevano e hanno lo stesso fuoco che ho io per questa musica e che hanno capito fino a dove trasporta!