Autore: Lorenzo Grazzi
Siete a fare shopping nel vostro negozio preferito, magari state provando decine di capi di abbigliamento, state scorrendo centinaia di quarte di copertina, ammirandovi alla guida di una nuova auto o con indosso gioielli costosi.
Avete già speso un capitale ma non ci pensate nemmeno di fermarvi, nemmeno quando il commesso, con cipiglio snob, vi sussurra all’orecchio “mi scusi, la sua carta è stata rifiutata”.
Nessuno vorrebbe mai trovarsi in questa situazione, eppure ci siamo tutti.
Ogni anno viene calcolato il giorno preciso nel quale l’umanità ha consumato le risorse del pianeta che dovrebbero durargli per dodici mesi.
Ve lo dico subito, non andiamo benissimo…
Ma veniamo al calcolo: come si fa a stabilire la data?
La Global Footprint Network è un’associazione no profit che stima la capacità della terra rimpiazzare le risorse consumate dall’uomo.
Dati a parte è un concetto molto semplice da comprendere: un elefante ha un tempo di gestazione di quasi due anni e ha bisogno di circa altri dieci anni per poter procreare. Se io ho cinque elefanti e ne uccido 3, quanto impiega Madre Natura a rimpiazzarli?
Ecco, se io ne uccido 3 in un anno, l’anno successivo invece di 5 ne avrò due che dovrò conservare come pietre preziose per 12 anni prima di avere nuovamente i miei 5 elefanti.
Ci arrivo persino io che sono una frana in matematica!
Il ragionamento (e il calcolo), sono applicabili a qualunque cosa sfruttata dall’uomo: gli animali, i terreni, i mari, i combustibili fossili…
Questi calcoli sono quelli che ci dicono che tra non molti anni dovremo mangiare cavallette o carne prodotta in vitro perché il pianeta non ha più le risorse per permetterci di mangiare tutta la carne che mangiamo (che in fatto di consumi obbliga non solo all’allevamento intensivo, ma anche allo sfruttamento dei nuovi terreni per nutrire gli animali e al consumo di risorse idriche che stanno diventando sempre più care).
Veniamo al dato importante: come siamo messi? Male, nel 2023 il pianeta ha alzato bandiera bianca il 2 agosto: il resto dell’anno saremo a debito (debito che non appianeremo l’anno successivo viste le previsioni!).
Ma ora è il momento di fare una riflessione: le stime indicano che nel 2050 saremo costantemente a debito di risorse (su di un pianeta che già ora sta arrancando!).
Nel 1971 sapere quando cadeva l’Earth Overshoot Day? Il 25 dicembre.
In cinquant’anni la data si è spostata a ritroso a livelli vertiginosi, complici il boom economico e lo sviluppo demografico mondiale.
Altro dato interessante è quello del 2021 quando, finalmente liberati dal covid, abbiamo consumato ben 24 giorni in più (dimostrando di non aver capito nulla…).