DARK LADY O FEMME FATALE

DARK LADY O FEMME FATALE

Autore: Antony Russo

La Mantide (e non Amantide come qualcuno crede) Religiosa e la Vedova nera.

Immaginando il titolo di questo articolo, non posso impedire al mio cervello di richiamare per associazione questi due splendidi esemplari, conosciuti dalla massa di cervelli umani, persino quelli quasi pensanti, soprattutto per una peculiarità: i maschi, durante o dopo l’accoppiamento, sono destinati ad andare incontro alla morte per mano della “gentil consorte”. A volte vengono persino divorati dalle femmine, le quali dopo essersi serviti del proprio fedele compagno, non indugiano a liberarsi di quello che oggi è diventato un inservibile rifiuto.

Secondo Wikipedia “La dark lady (letteralmente: “donna oscura”), anche nota come femme fatale o, talvolta, vamp, è un personaggio tipo delle opere di narrativa e del cinema, in particolare del romanzo hard boiled e del film noir, di cui è forse il carattere più intrigante. Rappresenta la donna seduttrice, manipolatrice e sempre pericolosa, anche se non necessariamente malvagia. È spregiudicata e sensuale, infedele e dannatrice; tuttavia, come evidenziato dalla critica femminista, non è infrequente il caso di ritratti femminili la cui ambiguità è solo il prodotto di uno sguardo maschile misogino e distorto[1].”.

Evitando commenti sull’ultima proposizione, di puro stampo negazionista o di femminismo tossico, ho una mia precisa idea di quali caratteristiche tipiche debba essere dotata ognuna di queste “Donne Oscure”, che, scusate il mio ardire, esistono. Nessuno nega vi sia in parallelo una simil figura tra gli sprovveduti Maschietti. Ai tempi odierni, da psicologia Tik Tok, viene individuato con il termine, spesso improprio, di Narcisista.

Evitando etichette di natura patologica, sia dal punto di vista Psichiatrico e Psicologico, mi limito in questo articolo ad evidenziare le caratteristiche di questa Femme Fatale, portando avanti il parallelismo con le creature in premessa, la cui leggiadria mi affascina da quando sono bambino.

Il maschio non può evitare la morte. Nonostante sia conscio di quale sia il suo destino, non può contrastare l’impulso naturale a procreare affinché la specie sopravviva. I feromoni di quella dannata ed attraente femmina sono talmente irresistibili da mandargli in pappa il cervello, tant’è vero che in quell’istante pare essersi dimenticato di quale destino sia toccato la pdre. Ignora il destino a cui è andato incontro il proprio progenitore.

Esistono donne che portano in sé caratteristiche (molto spesso non attinenti all’aspetto fisico) capaci di annullare il cervello di un uomo. A volte si tratta di modi di fare, altre, invece, sono le movenze a spegnere qualsiasi capacità di ragionamento. Riescono a rappresentarsi come la persona ideale: quella che incarna tutte quelle caratteristiche che hai sempre desiderato in una compagna (una profusione di dolcezza e attenzioni condita con spiccate doti erotiche). Nonostante, per mero istinto di sopravvivenza, questi maschi “alfa” percepiscano il pericolo, non riescono ad evitare di rimanere invischiati nella trappola.

Hanno una capacità di lettura, non si tratta di empatia, fuori dal normale e ti lasciano parlare, affinché tu possa esporre la tua visione del mondo. Non sempre si fiondano su persone ferite, ma queste sono prede ancora più semplici da poter incastrare in una ragnatela.

Fosse un mero gioco seduttivo, al netto delle falsità sulla propria persona, dar lustro enfaticamente a propri pregi non apparirebbe un qualcosa di tanto macabro. Il fingersi (il che è traducibile in una totale assenza di investimento emotivo, fondamentale in qualsiasi relazione) una persona diversa  da quella che si è, ma forse anch’esse non hanno ben chiaro quale sia la loro effettiva personalità, non è il male peggiore, anche se sol esso fa rabbrividire.

Non vi è in questa donna alcuna necessità di intraprendere una relazione, o perlomeno un rapporto paritario, ma, piuttosto, creare una sudditanza, molto spessa legata a qualche ulteriore scopo: un vantaggio economico, lavorativo o, persino, il matrimonio tanto sognato ovvero un figlio (soprattutto durante l’età in cui entrano in gioco le famose scadenze dettate dall’orologio biologico. Non ha importanza chi hanno effettivamente di fronte e quale sia l’oggetto, perché tale è lo zerbino che hanno di fronte, l’importante è ottenere ciò che si vuole.

Una volta raggiunto il fine ultimo, anche questo fosse la semplice sudditanza (perché queste donne con gli zerbini si annoiano e cercano qualcun altro da piegare), quelle attenzioni profuse vengono meno. Il loro interesse nei confronti del “compagno” spariscono e il “vero” carattere, o per lo meno la natura glaciale di queste Femmine Oscure, viene a galla.

Stessa cosa accade quando l’uomo riuscendo a reggere il colpo, senza finire completamente disteso a terra, ma solamente in ginocchio, cerca in qualche modo di instaurare una relazione veritiera e impedisce, senza nemmeno saperlo, alla Dark Lady di raggiungere lo scopo prefissato. Cercherà in fretta una nuova preda.

Non ti illudere di poterla spuntare nel finale. Le capacità seduttive e l’innata dote della menzogna la faranno essere la vittima per eccellenza.

Il carnefice sarai tu, nonostante tu sia ormai conscio della realtà.

Lei ti avrà condannato all’infamia della popolazione e lei avrà un lasciapassare ancor più potente con la prossima vittima: la carta della donna ferità.