CRISI DEMOGRAFICA E ORGANI SESSUALI

CRISI DEMOGRAFICA E ORGANI SESSUALI

Autore: Lorenzo Grazzi

È ormai conclamato che in Italia si facciano sempre meno figli e pare non ci siano cure possibile all’invecchiamento demografico… niente panico però, perché pare che dalla Lituania sia arrivata la soluzione al problema.

Secondo uno “studio molto attendibile” pare che la mancanza di pargoli sia da imputare ai ritmi frenetici della vita quotidiana; i giovani farebbero meno sesso perché sono costretti a orari di lavoro stressanti con paghe molto basse che non permetterebbero loro di diventare indipendenti, di non accedere a mutui o permettersi affitti. 

Insomma sembra che in base a questo “studio molto attendibile” sia più vero che mai il vecchio adagio cantato da Adriano Celentano nel 1970 Chi non lavora non fa l’amore.

I giovani, inoltre, sarebbero poco attratti dal sesso, ormai visto e rivisto, privato di quel senso del proibito che lo ammantava prima di internet che l’ha reso velocemente più fast del food.

Molto più appetibili risultano le serie tv e i videogame che secondo un altro “studio molto attendibile” sarebbero co-responsabili dell’apatia sessuale dei millenials e quindi del calo demografico.

Insomma, se prendiamo per buone queste “importanti” ricerche sociologiche siamo destinati all’estinzione perché il sesso non va più di moda, è una cosa da vecchi. Per altro prendiamo per buona anche l’equazione del “sesso = procreazione” tanto cara ai dettami religiosi medievali.

Tutto questo sproloquio e questo spreco di virgolette per poi dirmi che se molti governi si impegnano per cercare di rendere la procreazione più interessante attraverso bonus e una migliore qualità di vita, dalla Lituania arriva la soluzione definitiva al problema: le patatine.

Già l’amica Chips ci aveva provato in passato con il noto spot che vedeva protagonista il porno attore made in italy Rocco Siffredi che ci garantiva la sua esperienza in fatto di patatine indossando una vestaglia di raso rosso, ma in Lituania sono andati ben oltre.

Il brand Chazz ha lanciato le patatine al gusto di vagina. Non fate così… anche se rileggete la frase cento volte non cambierà.

Avete capito bene.

Lo scopo dichiarato di questa geniale e terrificante campagna pubblicitaria è quello di consolare i giovani che rientrano alla sera dopo il lavoro e non possono permettersi di fare sesso, e al tempo stesso stimolare la loro voglia attraverso il gusto.

Si tratta di un gusto a edizione limitata in vendita principalmente online ma anche nei negozi coraggiosi e, dal mio punto di vista, difficilmente sarà in grado di stimolare la voglia di sesso visto che gli ingredienti di queste patatine sono: aglio, panna acida, paprika e cipolla.

Se avessi una vagina sarei personalmente offeso di questo abbinamento di sapori!

Ma pensate che sia finita qui? No, cari teneri figli dell’estate, la Chazz ha pensato anche alle povere donzelle stanche e annoiate con le nuovissime patatine al gusto di pene.

Un pene ce l’ho e per quanto mi sia difficile assaggiarlo dubito molto che sappia di pepe, formaggio e jalapeño, che per l’occasione potremmo ribattezzare “jala-peno!” (questa era una vera freddura, chiedo scusa).

Che poi sarei curioso di stringere la mano a chi ha testato gli originali per ricavare un sapore simile… cioè, immagino una squadra di taste hunter impegnati a scambiarsi consigli e idee in base alla loro esperienza…

“Hai assaggiato questa al gusto candida?”

“Che ne pensate di questa versione con stagionata in tuta da lavoro?”

Insomma… che schifo!

Se qualcuno avesse il coraggio di assaggiare questi “straordinari” prodotti vi prego di farmelo sapere: ho bisogno di sapere se corrispondono alla realtà e potrò anche eliminarvi dalla mia lista degli amici.