CLUB 27

CLUB 27

Autore: Davide Libralato

Non conoscendo la provenienza o comunque il significato di questo termine, la nostra mente quasi sicuramente va a pensare ad un luogo tipo Area 51, ad una discoteca famosa o qualcosa di simile. A dire il vero non siamo poi così distanti né da argomenti mistici/inspiegabili né da qualcosa riguardante la nostra tanto amata musica. Veniamo quindi al punto: cosa accomuna ad esempio Jimi Hendrix, Jim Morrison,

Kurt Cobain, Amy Winehouse e Janis Joplin? Solo per citare i piu’ noti ovviamente…

Questi veri e propri monumenti della storia del rock (e non solo) hanno lasciato questo mondo alla stessa età  e, perfettamente in linea con le loro espressioni artistiche non l’hanno fatto in sordina o sottovoce, l’hanno fatto divorati dagli eccessi e dalle sregolatezze che (forse) hanno contribuito a donar loro genialità ovviamente in aggiunta al già presente talento. 

Stiamo parlando quindi della nascita di una vera e propria leggenda, di un vero e proprio caso che racchiude e comprende (ahinoi però senza comprenderle…e sono riuscito a fare il gioco di parole!) tutte le dipartite di personaggi illustri della musica e in generale poi dello spettacolo, decretando nei 27 anni un capolinea che oltre ad essere inspiegabile , è un’ età oggettivamente troppo tenera per andarsene.

Ma cosa nasconde tutto questo? Cosa c’ è in questo numero? Che misteri si celano dietro queste scomparse? E’ secondo me necessario fare un doveroso distinguo tra le interpretazioni piu’ affascinanti che sicuramente saranno anche piu’ interessanti da quelle invece piu’ pragmatico/realistiche ma che però si avvicinano maggiormente alla realtà. C’è chi sostiene che tutte queste persone possano aver fatto un vero e proprio patto con il Diavolo, o con il male a seconda di come vogliamo definirlo, e che questo in cambio di gloria, talento e immortalità artistica… gli abbia portato via l’anima nella maniera più pratica che possiamo pensare ovverosia togliendo loro la vita. Partiamo pure dal presupposto che sicuramente stiamo parlando di individui facilmente accostabili a teorie e pratiche mistiche ed estreme -esattamente come viene attribuita a determinata musica una provenienza ambigua e malefica-  ma pensare però che la verità stia qui è alquanto (passatemi il termine) fantasioso. Piu’ probabile è con inevitabile tristezza rendersi conto che a volte gli eccessi, a volte tristi malattie della mente e del cuore prendendo il sopravvento anche in questi esseri umani che ci appaiono forse invincibili e onnipotenti,  possano arrivare ad una veloce autodistruzione. Infatti droghe , mix di farmaci vari e suicidi spesso a noi incomprensibili sono tra le maggiori cause delle loro morti. È più figo pensare che qualcosa di paranormale li accomuni quando chissà, forse anche adesso, dal luogo in cui si trovano ci stanno osservando con simpatia e curiosità chiedendosi come facciamo ad essere così creativi nel trovare le piu’ disparate e bizzarre soluzioni.

L’ unica cosa che fortunatamente rimane, tra ipotesi, complotti, idee ed ideali piu’ o meno a noi vicini , sono le loro opere che anche senza patti e compromessi rappresentano  un raggiungimento geniale di qualcosa che molti di noi nemmeno in tre vite riuscirebbero a creare. Il dubbio è però lecito: cosa avrebbero potuto fare se avessero vissuto una carriera più longeva? Questo non lo sapremo mai, quindi ” limitiamoci ” a sapere che abbiamo avuto la fortuna di godere del loro immenso talento. E speriamo che pochi colleghi seguano questo spiacevole epilogo appannato da tristi e ambigue sfaccettature che forse servono a dar risposte più a noi che a chi se n’è andato…