Autore: La Redazione
Il Grammofono Inglese e la Cornacchia
Estratto
“Quella mattina il binario era occupato da una vetusta locomotiva in disuso. L’altoparlante aveva dato notizia che il treno in partenza per Bergamo era stato trasferito su un altro binario. Lei non l’aveva sentito. Quando ogni giorno della nostra vita facciamo le stesse cose, nello stesso modo, con gli stessi tempi e negli stessi luoghi, non osserviamo più. Ogni cosa sembra sempre uguale, imperturbabile e immutabile. I sensi si assopiscono e la monotonia prende il sopravvento. Ma quell’odore particolare di muffa e legno antico le solleticò le narici e la infastidì al punto che, con aria ancora un po’ intontita prese a osservare l’interno dello scompartimento. Fu a quel punto che notò che nessuno era salito dopo di lei. Si risedette al posto accanto al finestrino, conquistato con il quarto d’ora di anticipo. Accarezzò delicatamente le vecchie assi di legno e fece scorrere le dita sulla pelle dura del sedile, assaporando l’emozione del contatto con un pezzetto di storia. Urtò qualcosa con il dito medio e ritrasse la mano. Incuriosita si scostò e si piegò di lato per vedere meglio. Tornò a passare il dito nello stesso punto, tra lo schienale e la seduta. Con l’unghia tirò a sé ciò che sembrava un piccolo foglio di carta. Si trattava di una vecchia busta affrancata. Il timbro postale riportava la data del 12 febbraio 1943. Pensò che doveva essere una giornata diversa dalle altre, visto che era cominciata così bene.“
Trama
Anna è una sognatrice.
Per caso trova, nascosta in un vagone ferroviario, una busta col timbro postale del 1943 e un indirizzo. In un impeto di follia esce dagli schemi prefissati di una vita monotona e decide di indagare.
Nel viaggio che la condurrà sulle tracce di una donna misteriosa, esplorerà anche una parte a lei sconosciuta del proprio mondo interiore.
Il viaggio introspettivo dei protagonisti si intreccia con quello finalizzato a scoprire il destinatario della lettera, ripercorrendo attraverso le vicende personali, anche frammenti di storia italiana.
Tema del Romanzo
Anna, la protagonista, rappresenta una parte di ognuno di noi, come ognuno dei personaggi di questa storia. Lei è la parte costretta a vivere la giornata in modo ripetitivo. Il lavoro, la famiglia, gli impegni quotidiani si ripetono all’infinito. La routine occupa due terzi della sua/nostra vita, ci soffoca, ci assorbe senza che ci si possa rendere conto di quello che succede. Così la voglia di conoscere, di scoprire, di viaggiare, di sognare, viene soffocata lasciandoci a morire in un limbo di apparente sicurezza. Una sicurezza data dalla quotidianità. Ci avvolge, ci culla, ci coccola e ci tradisce convincendoci di fare la migliore delle esistenze, circondati da cose inutili. Un mondo fittizio di stereotipi. Ci spegniamo lentamente. I nostri sogni ci abbandonano inesorabilmente, lasciandoci nella convinzione che possedere è essere. Non notiamo più la bellezza delle piccole cose. Ci dimentichiamo di vivere e di tenere vivo il ragazzino che è in noi.
Anna scopre per caso che esiste altro, oltre la soglia di casa. L’ha sempre saputo. Un giorno coglie una strana occasione. Varca la soglia di casa. E lo fa trascinando con sé i suoi pesanti fardelli: retaggi culturali, il senso della famiglia, le paure personali e i propri tabù. Alla fine si rende conto che non c’è nulla che non si possa fare. Basta avere il coraggio di farlo senza paura di ciò che accadrà dopo, perché l’essere umano ha una grande dote: l’intelligenza di sapersi reinventare.
Ciò rende libero l’essere umano: la scelta. Scegliere di cambiare, di sognare, di reiventarsi senza dimenticare le proprie origini, il proprio storico.
Scoprire quali sono i propri limiti permette di crescere, evolvere e rompere le catene che costringono alla miserrima vita di uomini non liberi. Le menti libere sono pericolose e incontrollabili. Creano sé stessi e creano problemi a chi li vuole senza futuro. Il viaggiare, il conoscere, lo sperimentare ci permette di non aver timore del diverso, dell’altro, qualunque forma esso abbia, e arricchisce il nostro bagaglio culturale, amplificando la nostra libertà.
Chi è l’Autore
Medico chirurgo Veterinario di trentennale esperienza. Nel tempo libero si dedica, tra le altre cose, a scrivere romanzi. Pubblicati: Emozionandomi a spasso per il mondo, Giglio di ghiaccio, Il cilindro magico di Cinzia (Giovane Holden Edizioni), La guardiana degli orsi bianchi (vincitore del Concorso Kanaga 2021/PAV Edizioni), Il grammofono inglese e la cornacchia (PAV Edizioni). Calca il palcoscenico come attrice teatrale da più di vent’anni, insegna teatro in un’associazione locale e nelle scuole, dove insegna anche Didattica Veterinaria (comunicare con gli animali di casa e imparare a conoscerli). Tiene seminari per adulti sul comportamento di cane e gatto. Dà nuova vita a materiali di recupero e presenti in natura, creando sculture e arredi d’interno. Partecipa ogni anno alla tradizionale Fiera dell’artigianato a Milano. Ama viaggiare, a piedi, sulla sua moto, in aereo, in treno, ovunque e con qualunque mezzo, con uno zaino in spalla, appena può.