Autore: La Redazione
Controvapore
Estratto
“Eravamo alla fine degli anni Novanta e sembrava che tutto fosse finito.
Piano piano si era spento il riverbero della “Milano da bere”, e l’eco di Tangentopoli aveva calato un velo di torpore su tutta la città.
Quando arrivai nell’urbe meneghina, mi dissi: “Che cosa ci fac- cio qui?”.
Quello che doveva essere il motore dell’Italia sembrava spento, sembrava quasi che si fosse arrugginito e che dalla sua marmitta sfavillassero, scoppiettando sempre più raramente, qual- che serata mondana, un evento glamour o una festa a casa di amici, dove non tutti potevano entrare.
Milano appariva come una conchiglia con dentro il suo pa- guro o forse, visto che il mare è molto lontano da questa città, sarebbe meglio dire come una lumaca rintanata nel suo guscio.
Certo è che più ti chiedi cosa devi fare nella vita e meno risposte riesci a darti.
Quasi sempre, ciò che devi fare ce l’hai sotto gli occhi e te lo dicono gli altri o, se sei acuto e sensibile, te lo fanno capire e tu cogli al volo l’opportunità. Così fu.“
Trama
Questo libro è un tributo a Controvapore che, senza stelle e senza santi in paradiso, si è fatto un
nome nei quattro angoli del globo. È un modo per dire grazie a tutti i clienti che lo hanno premiato con la loro presenza e vuole essere una testimonianza per coloro che hanno in mente un obiettivo affinché possano credere che sia possibile raggiungerlo.
Tema del Romanzo
Vivevo nel carugio del meraviglioso borgo di Portovenere, in un appartamento che si affacciava sul caratteristico porticciolo nel golfo dei poeti.
Per una serie di vicissitudini mi sono ritrovato ad affrontare un periodo di detenzione nel carcere di La Spezia. Un periodo buio che ha ridimensionato la mia arroganza nei confronti della vita.
Sono uscito da questo percorso rieducativo con le ossa rotte.
La fortuna è stata avere al mio fianco una madre comprensiva e una donna che mi ha accettato per quel che ero per poi trasformarmi in quel che sono diventato.
Insieme a lei ho deciso di lasciare la città in cui ero nato e di ricostruirmi un futuro a Milano. Ma non c’è futuro senza lavoro.
Ecco l’idea, nata da un dialogo con Cristina, che ci ha unito e mi ha permesso il riscatto.
Eh si, perché dopo il carcere la voglia di rivincita è il sentimento più sano che anima un individuo.
Ci amavamo e l’unione delle nostre energie ha dato il via alla realizzazione di uno dei ristoranti più prestigiosi di Milano. Nel breve giro di 9 mesi lo abbiamo creato dal niente. Abbiamo dipinto tra quelle 4 pareti lo scenario di un teatro dove la semplicità della cucina si fondeva con la particolarità degli arredi e, soprattutto, con uno “stil novo” di accoglienza per i clienti.
Altri 9 mesi e la consacrazione a livello internazionale, dovuta a pubblicazioni spontanee su riviste patinate provenienti da mezzo mondo (America, Giappone e quasi tutte le nazioni europee si sono date il cambio per parlare di noi).
Aperto nel 1999 in via Goldoni, in prossimità della storica Porta Venezia, il Controvapore ha vissuto 15 anni, fino al 2014, di momenti di vera gloria.
La nostra ricchezza erano i nostri clienti e la luce della loro notorietà ha illuminato per anni la sala del nostro locale. Era gratificante accogliere e condividere momenti di vita con personaggi del mondo dello spettacolo del calibro di Mick Jagger, Jodie Foster, Adrien Brody, Tilda Swinton, Philip Seymour Hoffman, Maraia Karrey, Lisa Marie Presley, Jai-Z, Eva Riccobono Alba Rohrwacher, Chloe Sevigni e Rosario Dawson.
Ogni sera era diversa dalle altre e Cristina ed io ci ritagliavamo dei momenti di socialità proprio nel contesto lavorativo, sedendoci a tavola con i clienti e chiacchierando con loro non soltanto di cibo.
Tutto ciò ha dato origine a qualcosa in più di un semplice ristorante, trasformando la “nostra casa” in un “gioiello della ristorazione salottiera nato a cavallo dei due secoli” *(questa citazione è riportata in una pubblicazione di Mondadori che parla della ristorazione milanese).
Non a caso il complimento più apprezzato da me e Cristina era quando i clienti ci confessavano che da noi si sentivano a casa.
La filosofia della gestione del locale, la semplice preparazione dei piatti fatta però con materie prime eccellenti cercate su tutto il territorio italiano, le influenze inglesi e francesi e tanti altri piccoli ma significativi dettagli hanno fatto si che il Controvapore non fosse confinato nella parola ristorante. Era un punto di ritrovo per il Jet set internazionale.
Per le prestigiose maison di moda (Armani, Gucci con Tom Ford e Frida Giannini, Diesel con Renzo Rosso e i suoi ospiti speciali, Dolce & Gabbana, Paul Smith, Coveri, Valentino, Donna Karan, Giuseppe Zanotti, Bertelli di Prada, La famiglia Etro, i Ferragamo, Tai e Rosita Missoni e i loro figli, Zegna, Maramotti per Max Mara, Krizia, Gruppo LVMH con Arnoux, Della Valle per Tods, Brian Atwood, Carlo e Ennio Capasa per Costume National, Brunello Cucinelli, Loro Piana, Jil Sander, Calvin Klein, Stella McCartney, Antonio Marras, Roberto Cavalli, Luca Caprai per Cruciani Cachemire, Battistoni via Condotti Roma, ecc.)
Per il mondo musicale (Gino Paoli, Ornella Vanoni, Cremonini, Amadeus, Fiorella Mannoia, Antonello Venditti, Mussida leader della PFM, Daniel Lanois produttore degli U2, ecc.)
Per il mondo farmaceutico ( Recordati, Giuliani, Bayer, Boehringer, ecc.)
Chi è l’autore
Alessandro Grieco nasce il 19 gennaio 1959 a La Spezia.
Studia presso il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma conseguendo la maturità scientifica.
Ha svolto per diversi anni attività lavorative di vario genere, operando soprattutto nel campo commerciale e imprenditoriale.
Alla fine degli anni novanta si trasferisce a Milano e inaugura il ristorante Controvapore e durante quegli anni deposita il marchio legato alla sua invenzione dei cocktail in busta e fonda il Cocktail House.
Chiusa questa esperienza si trasferisce in alta montagna dove attualmente risiede e dove svolge attività di consulenza seguendo lo sviluppo di progetti innovativi start-up.
CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL LIBRO