CHIACCHIERE CON L’AUTORE…

CHIACCHIERE CON L’AUTORE…

Autore: La Redazione

Estratto

Accovacciandosi si chinò vicino a Massimo. «Mi dispiace», gli sussurrò all’orecchio.
Poi si mise al lavoro. 
Gli scoprì la schiena e con la mano sinistra tastò tra le spalle. Individuò quello che cercava in un punto preciso tra le scapole. Intanto strinse il pugno della destra, che stava sospesa a mezz’aria, e si preparò a colpire.
Enrico Pirozzi conosceva l’ossessione; ne conosceva i nascondigli, i modi di riprodursi e di cambiare forma. Con il tempo, l’osservazione e l’esperienza aveva trovato il modo di estirparla. Era una tecnica che aveva utilizzato solo in tre occasioni, a causa dei rischi che comportava.
Quando l’ossessione era troppo radicata, poteva infatti intaccare dei processi psichici indispensabili alla sopravvivenza stessa del malato. In questi rari casi la rimozione dell’ossessione poteva comportare la morte del paziente. Per questo motivo, il dottor Pirozzi aveva usato questa tecnica solo nei casi più disperati e al cospetto di pazienti senza possibilità di guarigione e con precedenti gravi di tentato suicidio. Ovvero, quando l’ossessione era talmente estesa che i processi psichici
in essa coinvolti avevano a loro volta intaccato il Sé della persona, e l’ossessione, non avendo più terreno da conquistare, si era rivolta contro se stessa, boicottando il soggetto in questione e portandolo a una lenta, inesorabile morte.
Pur avendola usata in soli tre casi, il dottore era padrone di questa tecnica grazie alla quale aveva salvato la vita di due pazienti ai quali aveva restituito la libertà. Enrico Pirozzi sapeva estirpare per sempre l’ossessione dalla mente dell’uomo.
Ma sapeva anche come inocularvela.

Trama

Andrea e Rino sono profondamente diversi: uno è il problematico cantante del gruppo rock I Sileni di Alcibiade, ed è in procinto di realizzare i propri sogni. L’altro è un uomo solo, che vive alla giornata a bordo del proprio camper. Eppure hanno una cosa in comune: entrambi vivono le proprie vite sull’orlo del precipizio di un passato irrisolto, da cui tentano di scappare, che rischia di risucchiarli in ogni momento.
E quando il passato viene risvegliato da eventi imprevedibili, e antichi segreti sono riportati alla luce, il presente ne rimane travolto.
La resa dei conti ha luogo a Gudo Gambaredo, periferia sud di Milano, dove nel 1996 tutte le pedine vengono riunite da un destino invisibile che reclama il sangue dalla coppa di un’anima che implora giustizia. Un destino che promette che al calare del sipario, quando il sangue sarà lavato col sangue, niente sarà più come prima.
Per nessuno.

Tema del Romanzo

Il segreto della mangusta segue le vicende e le peripezie della scalata verso il successo di un gruppo rock di cinque ragazzi.
Ma sul più bello, quando i loro sogni stanno per diventare realtà, una scoperta getta nuova luce sulla morte di un uomo, il padre del cantante Andrea, avvenuta tre anni prima. Quella morte infatti si rivela non essere accidentale. Da questo momento nel Segreto della Mangusta tutte le carte vengono mescolate. Tutti potrebbero essere colpevoli, carnefici e vittime, perché il responsabile di quella morte si sente braccato, e farà qualsiasi cosa per impedire che la verità venga a galla.
I temi del Segreto della Mangusta, che io definisco un “thriller rock esoterico”, sono il riscatto, la vendetta, la morte e la rinascita. La domanda che il Segreto della Mangusta sembra voler porre al lettore è quella che l’apprendista Carlos Castaneda si poneva al cospetto dello stregone sciamano Don Juan: esiste una realtà separata? Quella che noi viviamo è l’unica realtà possibile?
La trilogia nasce fondamentalmente dalla morte, realmente accaduta, di uno dei membri dei “Sileni di Alcibiade”, evento che mi ha segnato profondamente, e di cui tratto nel Volume 2 di prossima uscita.
Lo scioglimento del gruppo, le cose non dette, le stranezze nelle circostanze del decesso, hanno ispirato la stesura in forma romanzata di fatti realmente accaduti.

Chi è l’autore

Musicista, compositore rock, cantante, appassionato di letteratura classica, psicologia, filosofia ed esoterismo, Diego Fatibene, classe 1974, comincia a dedicarsi alla scrittura in tenera etá. Nel 1996 fonda i Sileni di Alcibiade, che si sciolgono tre anni dopo a causa dei fatti narrati nella serie “Il Segreto della Mangusta”. Nel 2010, lo ritroviamo a Roma, dove riunisce i membri rimasti del gruppo e fonda i Nisba, con i quali incide l’album “Veleno”, pubblicato su tutte le piattaforme digitali. Ora vive con moglie e figlia, e sta lavorando alla stesura del terzo volume della sua opera.
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