CHIACCHIERE CON L’AUTORE…

CHIACCHIERE CON L’AUTORE…

Autore: La Redazione

Estratto

Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte. Il rombo dei tuoni faceva eco alle risate del sogno. Lampi fuori dalla finestra. La vista andava e tornava, come la risacca del mare. Un martello batteva dietro ai miei occhi, ancora e ancora.
L’incubo si ripresentava ogni notte ormai, e diventava sempre più violento: l’incubo delle facce rosse. Non era una cosa nuova, l’avevo già sognato in passato, ma mai così spesso come da quando ero arrivato nella cattedrale. Mai era stato così vivido, brutale e ripetitivo. Notte dopo notte l’incubo peggiorava, come un inferno studiato appositamente per me. Se fossi rimasto ancora in quel posto mi avrebbe sopraffatto, d’un tratto ne fui certo.
Mi strappai di dosso le coperte, trasformate in un sudario umido. Ero fradicio di sudore, in preda alla nausea. I muri della stanza parvero ondeggiare come ubriachi sul punto di cadermi addosso; nel delirio mi sembrò di sfiorare il soffitto con la faccia e di poterne sentire l’odore.
Sentii un fischio all’orecchio destro, acuto e continuo.
Mi trovavo in una stanza del dormitorio, più grande e ricca rispetto a quella che mi aveva ospitato nelle prime notti. C’erano un letto a baldacchino senza tende, vetri alle finestre, due cassapanche. Una stanza degna di un nobile.
Però il dormitorio non era più un rifugio: era una trappola, una tomba.
Non potevo restare un secondo di più. Non riuscivo a respirare, annaspai cercando di far entrare aria nei polmoni ma questi sbattevano contro costole dure come roccia.
Misi i piedi in terra e barcollai, quando appoggiai le piante sudate sul pavimento fu come toccare il ghiaccio. Arrancai nudo alla porta, la spalancai e mi gettai nelle tenebre dei corridoi.

Trama

Nelle Terre Centrali i culti religiosi si contendono le anime dei fedeli e i grandi signori preparano nuove guerre. Finn è poco più di un bambino, da che ha memoria vive per le strade e ruba quel che può per sopravvivere. Una sera si risveglia in un tempio sconosciuto. Davanti a lui: una dama misteriosa che sembra possedere strani poteri ed è in grado di far ricordare a Finn un passato da lui dimenticato. Nutrendo il suo odio la dama trasforma il giovane vagabondo in un’arma micidiale al servizio della dea Estia. E un giorno le Terre Centrali scopriranno che le ombre più pericolose sono quelle che strisciano nella solitudine.

Tema del romanzo


L’ispirazione iniziale: la scintilla scoccò ormai 13 anni fa quando mi misi a scrivere una scena che poi si sarebbe rivelata quella del confronto finale nel romanzo. Venendo dal mondo della recitazione la impostai in un’ottica molto teatrale: un incontro tra due personalità con una storia condivisa che si ritrovano a mettere sul piatto le loro rispettive esistenze. Da lì sono poi partito per costruire tutta la vicenda. È stato un processo lunghissimo che mi ha anche fatto scoprire tante cose su di me e su quello che volevo raccontare, a partire dalla natura stessa del libro, che in più di un’occasione ha preso vita da sé scegliendo autonomamente la propria direzione, rivelandosi man mano che lo scrivevo. Come fonti di ispirazione ci sono senza dubbio alcune opere di David Gemmell (storie medievaleggianti con una componente soprannaturale), Terry Brooks (con le sue descrizioni di mondi immersi in una natura selvaggia) e H.P. Lovecraft (per il suo gusto e il suo stile nel raccontare l’orrore permeandolo sempre di mistero).

Chi è l’autore

Alessandro Zurla nasce a Bologna il 12 Luglio 1982, dopo il diploma di Liceo Classico inizia il suo percorso per diventare attore-doppiatore. Trasferitosi a Milano, da sedici anni occupa il tempo dando la voce a personaggi di cartoni animati, telefilm, film e videogiochi, partecipando a progetti teatrali di varia natura e nutrendosi avidamente del fantastico in ogni sua forma. Scrive su Hyperborea.live unendo la passione per il mondo della musica Heavy Metal con quello per la letteratura fantasy.
Il suo primo e-book “Le Cronache del Lupo” è pubblicato da DelosDigital.
Da alcuni anni collabora con il musicista Michele Bacci nel progetto Dantemotivo, uno spettacolo che trasporta l’Inferno di Dante nel mondo cinematografico attraverso voci e musica. Ama fare lunghe passeggiate immerso nella natura.
Per chi volesse curiosare tra i suoi lavori: www.alessandrozurla.com

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