Autore: La Redazione
Rinaldo e il mistero del calice avvelenato
Estratto
“Diego sta riflettendo e guarda Francesca, la sua compagna di banco, che lo fissa con aria dubbiosa.
La maestra ha appena assegnato alla classe un compito: a coppie devono svolgere una ricerca su un monumento storico a piacere.
Quale sceglieranno? Pensieri cominciano ad arruffarsi. Però, a un tratto Diego, più intraprendente, ha un’idea e, rivolgendosi a Francesca, dice: «Perché non parliamo di quel castello un po’ diroccato che si vede andando a catechismo?»
«Ma di quale castello stai parlando?» risponde Francesca.
«Ma sì, di quel palazzo che si intravede dietro un cancello e che si trova sul vicolo che va verso il cortile
dell’oratorio, l’avrai visto anche tu!?»
«Mi sembra di sì, indicamelo quando usciamo. Pensi che andrà bene?»
«Perché no, ci faremo aiutare dai nostri genitori.»
«Però che barba questi compiti!» «Sono d’accordo con te».“
Trama
In un piccolo paese a pochi chilometri da Pavia, Diego e Francesca scoprono le vicende e i segreti del castello del luogo in cui abitano. Entrano e vengono sopraffatti dalla curiosità, grazie a un bibliotecario che li guida all’interno dell’edificio che, oggi, è una villa. Non appena l’uomo dischiude il cancello, per i due compagni di scuola si apre un percorso nel tempo, attraverso il quale scoprono i segreti nascosti tra le mura di quella dimora e persino la storia sentimentale del cavalier Rinaldo, figlio un po’ scapestrato del proprietario del maniero, che dovrà proteggere l’amore per Isabella da un malvagio e insospettabile personaggio.
Sono coinvolti dagli intrighi di corte. La curiosità li spinge a seguire una pista e a entrare nella storia e sveglia l’interesse di guardarsi intorno con stupore, attraverso un’avventura appassionante e istruttiva… mentre qualcuno li aspetta con impazienza.
Tema del romanzo
Il messaggio di Wilma Coero Borga ai bambini, consiste nel far capire loro quanto la Storia sia importante, che i monumenti e i luoghi del passato vanno tutelati, che bisogna leggere e frequentare le biblioteche, che noi siamo quelli che siamo perché nati in un certo luogo, dove altri hanno vissuto prima di noi, lasciando una traccia.
Di fronte a una graduale disaffezione degli studenti allo studio della Storia, che è considerata un noioso susseguirsi di date e avvenimenti, sorge spontanea la domanda se sia meglio raccontare i fatti o narrare una storia; una cosa non esclude l’altra. Questo libro è un esempio di come un racconto, scaturito dalla fantasia di una scrittrice, che conosce bene la storia del proprio paese, grazie a uno studio delle fonti accurato e appassionato, possa avvicinare i bambini, ma anche gli adulti, alla conoscenza delle vicende storiche del proprio territorio e invogliarli a osservare i luoghi, i monumenti del passato, con uno sguardo attento e coglierne i significati più nascosti.
Certo, non è semplice scrivere un libro come questo, bisogna avere delle solide conoscenze storiche e bisogna che realtà e finzione siano facilmente distinguibili, pur intersecandosi tra loro.
Non è un caso che ad accompagnare i due protagonisti, nella loro ricerca, è un bibliotecario.
Non sapremmo nulla del nostro passato se non esistessero le biblioteche, non si potrebbero scrivere i libri di Storia se non avessimo a disposizione i documenti conservati negli archivi. Sappiamo chi siamo e da dove veniamo perché qualcuno, costantemente, ha conservato ciò che l’uomo ha realizzato, per consentire alle generazioni future di leggere le nostre testimonianze.
Chi è l’autore
Wilma Coero Borga nasce a Torino, dove compie gli studi e nel 1993 si laurea in Scienze e Arti della Stampa presso il Politecnico.
Amante dei libri da sempre, all’età di venticinque anni si trasferisce in Lombardia, in un paese in provincia di Pavia, dove crea la sua famiglia e in cui ha inizio la sua attività professionale di grafica editoriale lavorando presso case editrici e tipografie, nelle quali si occupa di impaginazione libraria e di altri prodotti grafici.
Scrive da che ne ha memoria, ma solo da qualche anno ne ha acquisito consapevolezza. Cura i libri che scrive come se fossero suoi figli, partoriti dai pensieri, dalle esperienze e dall’insegnamento della vita.
Nel 2002 pubblica il suo primo testo narrativo-fotografico: Pavia. Sensazioni di un viaggio per la casa editrice La Goliardica Pavese e nel 2009 vede la luce la sua seconda fatica letteraria: La provincia di Pavia. Il volto inedito per le Edizioni Antares, entrambi presentati presso il Circolo Culturale La Barcela e altri contesti cittadini e provinciali, coadiuvata da persone che si sono distinte per aver divulgato la pavesità anche oltre confine.
Nella primavera del 2019 pubblica un volume sulla sua città di origine: Conoscere la mia città. TORINO. Alla scoperta della prima capitale del Regno Italico per Youcanprint, che presenta al Salone del libro di Torino a maggio 2019 e presso il Circolo dei Lettori di Torino a ottobre 2019, e chiude il cerchio dei testi narrativo-fotografici.
A fine settembre 2019 esce il racconto di vita vissuta: Profumo di nonna, nella collana Policromia delle edizioni PubMe, che presenta per la prima volta a Libri in Nizza nel mese di novembre 2019; nella stessa collana, a ottobre 2021, pubblica il racconto-saggio sull’Alzheimer: Perché mi chiami mamma?, che presenta anche in diretta YouTube su Scambievolmente nella cornice di Libri in Nizza, a Nizza Monferrato, presso la libreria Il Salotto di Bea a novembre 2021.
A febbraio 2022 viene pubblicato il suo primo romanzo Anime perfette, per Policromia – PubMe e nello stesso mese il suo secondo romanzo La più autentica soddisfazione, premiato con la pubblicazione al Concorso Letterario Acqui inedito romanzo familiare, a cura di De Ferrari Editore.
A ottobre 2022, con il racconto inedito: Rinaldo e il mistero del calice avvelenato, per bambini/ragazzi da 6 a 99 anni, ottiene il Diploma d’onore per la Segnalazione di Merito al Premio “Luigi Pirandello” – Narrativa inedita, dall’Accademia Internazionale “Il Convivio”. E a dicembre 2022 PAV Edizioni lo pubblica nella collana Mondo incantato. È un testo ad Alta Leggibilità.
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