ACCETTO I GAY, PERO’…

ACCETTO I GAY, PERO’…

Autore: Davide Seidita

Miei cari e amici lettori, ultimamente in Italia il tema delle adozioni è diventato di interesse nazionale. Sapete, la politica è brava su queste cose, specie se si tratta dell’attuale governo. Nelle peggiori delle situazioni di instabilità economica e mondiale, si sceglie di distorcere la verità, utilizzando alcune tematiche come fenomeni da baraccone.

            Ed è proprio di questo che, ahimè, io voglio parlare.

            Ancora oggi, in un paese laico come si definisce l’Italia, essere gay può comportare dei rischi. Molti, a mio avviso, restano miserabilmente dell’idea che c’è di mezzo il politicamente corretto, il quale ci impone di accettare i diritti umani senza obiezione di coscienza.

            In questi giorni, infatti, stanno facendo abbastanza discutere le prefetture italiane, che hanno dato ordine ai comuni di non registrare i neonati di famiglie omogenitoriali. Il tutto per un motivo ben preciso: l’adozione tramite madre surrogata, detta volgarmente Utero in affitto, in Italia non viene riconosciuta. Anzi, è un reato. Perciò, miei cari papà e mie amiche mamme gay, se avete ottenuto dei bambini tramite questa pratica, abbandonateli per strada o uccideteli, gettandoli nella pattumiera, come hanno fatto molte mamme nella più grande follia che va contro la vita.

            In sostanza, comunque, in alcune nazioni, (vedi Regno Unito, Olanda, Stati Uniti, Canada e molti altri) l’utero in affitto è una pratica lecita. Se mi è permesso dirlo, quando gli eterosessuali tornavano a casa in Italia con un bebè, nessuno si lamentava.

            Da quando, invece, questa pratica è concessa anche per le coppie gay, si è scatenato un vero putiferio. La maggior parte degli italiani si oppongono, poiché sono dettati da un senso morale che sostiene il diritto del bambino ad avere un padre e una madre. Credetemi, nei social ho letto tante frasi discriminatorie e sessiste, il tutto condito da alcuni lemmi paraculo per non ammettere che si è razzisti. Punto e basta.

            Quante volte vi siete sentiti dire alcune frasi in merito a questo? Io ci tengo tantissimo ad analizzarle.

            «Accetto i gay, però sono contrario alle adozioni».

            È la tipica frase che ti senti dire da chi si professa un buon genitore. L’esempio di colui che poi maltratta figli, un molestatore seriale, di un criminale, un mafioso; o di una madre che crede di dare il massimo, per poi nascondersi dietro ad un account di Onlyfans, che giustifica le violenze dei figli o che incita le figlie a scattarsi selfie con le labbra sporgenti come due zavorre. Dopotutto questa è libertà, i tempi sono cambiati.

            «Accetto i gay, però sono contrario/a ai matrimoni».

            Cavolo, avete ragione! Il matrimonio è il settimo sacramento della Bibbia. Noi gay possiamo pur sempre convivere sotto lo stesso tetto. Qualcuno, durante la sua campagna elettorale, ha detto ad un attivista LGBTQ+ che già avevamo le unioni civili. Oggi, quel qualcuno, che prende il nome di Giorgia Meloni, è diventato presidente del Consiglio. Perciò, come non ringraziarla per questa gentile concessione? In effetti, è come aver dato un fagiolo a tanti leoni che hanno fame di diritti.

            «Accetto i gay, però Dio ha creato l’uomo e la donna».

            Questa è la frase che mi piace di più. Davvero. Dettata dai teologi, da coloro i quali utilizzano la Bibbia come un libro tascabile. Da coloro che, ogni domenica, vanno in chiesa per redimersi dai peccati con un mea culpa, per poi scoprire che discriminano gli immigrati o che si fanno i selfie col barbone per dimostrare al mondo di possedere già le chiavi di San Pietro per entrare in paradiso. E poi… dei preti pedofili protetti dalla chiesa, vogliamo parlarne?

            Se posso dire la mia, mi sono rotto le scatole. E lo dichiaro perché sono libero di dirlo. Perché vivo in una nazione come il Regno Unito, dove vengo apprezzato e riconosciuto per le mie qualità, e non discriminato per il mio orientamento sessuale, come mi è successo tante volte in Sicilia.

            Sapete quante volte mi sono sentito dire queste frasi ed io, mentre gli organi vitali si macellavano in un misto di tritato di secondo taglio, ho dovuto ignorare e andare avanti? Forse non vi è ancora chiaro che il vero problema sono le guerre e le violenze. Smettiamola di prendercela con chi sta bene con se stesso e con la propria libertà.